La Guardia di Finanza di Caserta ha compiuto tre operazioni antidroga durante il mese di ottobre, portando alla luce il lato oscuro del traffico di sostanze stupefacenti tra Caserta, Recale e Grazzanise. Nel corso di queste azioni, sono state sequestrate oltre 45 kg di cannabis, insieme a cinque piantagioni contenenti circa 150 piante di “cannabis indica”. L’attività illegale avrebbe fruttato più di due milioni di euro. Due le persone che sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria per coltivazione e detenzione di sostanze stupefacenti, mentre un terzo è stato arrestato in flagranza di reato.
La prima operazione, condotta all’inizio di ottobre, ha portato i Baschi Verdi di Caserta a eseguire una perquisizione domiciliare nel capoluogo. Qui, sono stati scoperti due impianti di “cannabis indica” e quasi 2 kg di marijuana essiccata, insieme a mezzi, attrezzature e materiali utilizzati per coltivare, lavorare e essiccare la sostanza stupefacente. Il reo, già noto alle forze dell’ordine per precedenti reati simili, era stato arrestato l’anno precedente e condannato a una pena detentiva.
La seconda operazione, nata da informazioni ottenute grazie alle perlustrazioni aeree dei finanzieri della Sezione Aerea di Napoli, ha rivelato una piantagione di marijuana a Recale. Questo sottolinea l’efficacia della cooperazione tra le unità territoriali e aeronavali nella lotta contro il traffico di droga. Una perquisizione domiciliare ha portato al sequestro di quasi 16 kg di marijuana essiccata, con la scoperta di un principio attivo superiore ai limiti consentiti dalla normativa. Sono stati confiscati anche materiali e attrezzature legati alla lavorazione e distribuzione della droga.
L’ultima operazione, condotta dal 21 al 23 ottobre, nella quale i Baschi Verdi di Caserta hanno operato congiuntamente ai finanzieri della Compagnia di Capua, è stato eseguito il sequestro di un fuoristrada e di oltre 23 kg di infiorescenze di sostanza stupefacente di tipo marijuana, oltre a strumenti, materiali e attrezzature utilizzati per la loro asportazione dalle piante di “cannabis indica”.Anche quest’ultima operazione è nata a seguito della segnalazione dei finanzieri della Sezione Aerea di Napoli della presenza a Grazzanise (CE), sulle sponde del Volturno, di una coltivazione di piante ragionevolmente riconducibili alla specie “cannabis.
A seguito di ciò, i militari dei due Reparti hanno intensificato nell’area segnalata le iniziative di controllo economico del territorio, monitorando la zona interessata in diverse giornate e fasce orarie. Il primo intervento dei militari è avvenuto nelle ore antecedenti l’alba di sabato 21 ottobre, allorquando in aperta campagna è stato fermato un fuoristrada per identificarne il conducente e i passeggeri. Costoro, avvantaggiati dall’assenza di luminosità dovuta al crepuscolo mattutino, dai fari abbaglianti accesi e dalle condizioni meteorologiche avverse, alla vista della pattuglia si davano alla fuga in ordine sparso, facendo perdere le loro tracce nella boscaglia presente sulle sponde del Volturno, abbandonando il fuoristrada con all’interno i 23 Kg di infiorescenze poi sottoposte a sequestro. Dei fuggitivi proseguono ancora le ricerche. Il veicolo, invece, è risultato privo di assicurazione e intestato a una persona attualmente in carcere. Le conseguenti attività di ricerca nei paraggi dell’accaduto, alle prime luci del giorno hanno poi consentito di individuare tre piantagioni adiacenti gli argini del Volturno, per un totale di circa 140 piante di “cannabis indica”, mediamente alte tre metri, che venivano poste in sequestro.
Su disposizione della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, i militari hanno poi estirpato le piante, distruggendole sul posto ed evitando così che la sostanza stupefacente da esse ricavabile, stimata in circa 130 kg, venisse introdotta nel mercato della droga, laddove avrebbe potuto generare un profitto illecito di oltre un milione e mezzo di euro. Ancora una Volta, si è dimostrata proficua la cooperazione tra la componente aerea e quella territoriale del Corpo che ha permesso di reprimere, sul nascere, un traffico di sostanze stupefacenti destinato ad ampliarsi, tenuto conto che tra le piante sottoposte a sequestro alcune erano destinate alla raccolta di semi per piantumazioni successive.
Si precisa che i soggetti coinvolti, dei quali comunque non si menzionano le generalità sono da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva e, in ogni caso, i provvedimenti sono stati adottati senza il contraddittorio con le parti e con le difese e che il contraddittorio avverrà innanzi al Giudice terzo, che potrà valutare anche l’assenza di ogni forma di responsabilità in capo agli indagati.