Era nascosto in un immobile sito nella periferia di Palma Campania Elia Nunziata, latitante rintracciato e tratto in arresto ieri sera dai carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna. Sull’uomo, sessantenne e originario di Nola, pende una condanna all’ergastolo per l’omicidio di un camionista, perpetrato ad Acerra nel corso di una rapina il 21 ottobre del 1991. Per tale reato, il 28 marzo del 2019 è stato emesso nei confronti di Nunziata un ordine di carcerazione, seguito da una seconda ordinanza di custodia cautelare in carcere, disposta il 3 settembre dello stesso anno dal Giudice per le indagini preliminari del tribunale di Nola, riguardante reati di usura ed estorsione. Le indagini dei militari, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, hanno portato all’individuazione del covo del latitante e al successivo blitz delle forze dell’ordine, scattato intorno alle 19. Dopo aver circondato l’intero edificio, gli uomini dell’Arma hanno fatto irruzione nello stabile e sorpreso Nunziata, che non ha opposto resistenza, in compagnia di una donna. Sottoposto a immediata perquisizione personale, l’arrestato è stato trovato in possesso di un telefono cellulare, due sim card e di circa 600 euro, materiale per cui è stato disposto il sequestro. Sono invece stati deferiti a piede libero, in quanto ritenuti responsabili di aver favorito la latitanza del fuggitivo, la donna che era con Nunziata al momento del blitz e il marito della proprietaria dello stabile di Palma Campania, un imprenditore cinquantanovenne del luogo.
Solo alcuni giorni fa, il 29 maggio scorso, a finire in manette era stato Ciro Imperatrice, conosciuto anche come “Brutolino” o “Brodolino”, considerato uno dei vertici del clan Cuccaro Adinolfi. Sull’uomo, irreperibile dall’ottobre del 2019, gravava un ordine di carcerazione emesso dalla Procura generale di Napoli, in virtù di una condanna a 2 anni e 5 mesi di reclusione per il reato di associazione a delinquere di tipo mafioso emessa ai suoi danni. A individuare Imperatrice erano stati i carabinieri del comando provinciale di Napoli che, dopo un’intensa e articolata attività investigativa, avevano rintracciato il latitante in un’abitazione di Cupa Rubinacci, trovando il fuggitivo nascosto all’interno di un armadio della sua camera da letto.
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