Nelle strade di Napoli non è raro assistere a biancheria e indumenti stesi ad asciugare in bella vista, su balconi che affacciano nei coloriti vicoletti. Ben più raro è invece vedere panni stesi sulla facciata di un edificio municipale. L’anziana custode del palazzo dell’ottava municipalità di Napoli, nel quartiere Piscinola, si è sentita un po’ troppo a casa nell’edificio, arrivando addirittura a stendere il suo bucato. Una vicenda a dir poco pittoresca potremmo dire, in cui il folclore prende il sopravvento sul decoro pubblico.
A denunciare l’accaduto sono stati il presidente della municipalità Apostolos Paipais e il consigliere regionale campano Francesco Emilio Borrelli, dopo una segnalazione da parte di un cittadino. “Immediatamente ho contattato la Polizia municipale – racconta Paipais – che è prontamente intervenuta e dopo pochi minuti la custode ha tolto lo stendino. Inoltre ho attivato il direttore della Municipalità che sta verificando quali procedure amministrative adottare per redarguire la dipendente, una donna anziana che abbiamo già richiamato più volte”.
Borrelli, commentando l’accaduto ha dichiarato che “era una situazione imbarazzante che toglieva decoro a un edificio pubblico che è al servizio dei cittadini, rappresenta le istituzioni e non è abitazione privata, in cui si può agire come meglio si crede. Ringrazio il presidente Paipais, per aver collaborato riportando il giusto decoroso, e la polizia municipale, che seppur carente in organico, riesce a portare avanti il proprio lavoro”. Ci sarà probabilmente un provvedimento disciplinare per l’anziana signora, rea di essere stata più volte redarguita in orario di lavoro. A quanto pare, secondo alcuni cittadini, l’episodio dei panni stesi si ripete tutte le domeniche.
Paipais, partendo da questa vicenda che ha definito ‘colorita’, ha colto l’occasione per sottolineare un argomento che passa inosservato troppo di frequente, dicendo che bisogna fare attenzione al “tema del decoro e dei comportamenti abusivi nelle periferie della città, in particolare su quanto accade il sabato e la domenica, quando non c’è molta sorveglianza perché gran parte dell’attenzione della polizia municipale è rivolta al centro cittadino”.