Il suo corpo è stato trovato privo di vita nel bagno del pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli di Napoli. Un paziente giunto nell’area sospetti del reparto del nosocomio partenopeo, non si sa ancora se affetto da Covid-19 e già in terapia, aveva chiesto di andare alla toilette. Trascorso diverso tempo, il personale ospedaliero, ha verificato cosa stesse succedendo, trovando l’uomo esanime a terra. Al momento non si conoscono i motivi del decesso, anche se la direzione sanitaria ha avviato un’indagine interna.
Sulla vicenda è intervenuta l’associazione “Nessuno tocchi Ippocrate”, anche perché sui social si è immediatamente diffuso un video che riprendeva il cadavere. “Sta girando su internet un filmato aberrante – hanno scritto in un post su Facebook gli animatori della pagina – che ritrae un uomo morto nel bagno del pronto soccorso del Cardarelli di Napoli. Volutamente abbiamo deciso di non divulgarlo anche perché ci sono volti di altre persone che per privacy vogliamo tutelare. Il nostro appello è quello di non condividere il video, nel rispetto della persona defunta e di tante altre sofferenti presenti nel filmato. Resta comunque lo sconforto per il sovraffollamento della ex sala d’attesa adibita a reparto sospetti Covid”.
Dure le parole del ministro degli Affari esteri Luigi Di Maio. “Le immagini del paziente ritrovato morto nel bagno dell’ospedale Cardarelli di Napoli – ha sottolineato sui social – sono scioccanti. Siamo di fronte a fatti drammatici e inaccettabili, episodi che ci spingono ad agire come Governo centrale, perché non c’è più tempo. A Napoli e in molte aree della Campania la situazione è infatti fuori controllo. Non è più questione di opinioni o pareri, qui a parlare è la realtà. Il paziente trovato morto accasciato nel bagno all’ospedale Cardarelli è la più cruda e violenta di numerose testimonianze che mi giungono ogni giorno dagli ospedali campani: persone curate in auto nei parcheggi, altre che muoiono in ambulanze del 118 a cui non viene assegnata la destinazione; altre ancora che neanche vengono prelevate da casa nonostante le continue chiamate“.
“La vita e il diritto alla salute di ogni singolo cittadino – ha continuato Di Maio – sono delle priorità che vanno tutelate sopra ogni cosa. Se non riescono a farlo gli enti territoriali, lo deve fare lo Stato. Ho tenuto il silenzio fino ad ora per rispetto di tutte le istituzioni coinvolte. Ma ora bisogna intervenire immediatamente e bisogna farlo soprattutto al Sud, che rischia di implodere. Io credo che il nostro Governo non debba perdere tempo e debba rispondere, come ha sempre fatto. Siamo qui per decidere, lasciamo agli altri i talk show e le battute. Gli italiani vogliono vederci decisi e determinati“.
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