Il 2023 sarà un anno importante per i cittadini italiani che percepiscono la pensione. A partire da gennaio sono in programma alcune novità per i trattamenti pensionistici: dalle date dei pagamenti, ai nuovi importi, che saranno rivalutati in base all’inflazione. Se sei un pensionato, è importante conoscere queste date in modo da poter programmare la tua gestione finanziaria in modo ottimale.
Da inizio anno, la pensione, sia per chi sceglie di riceverla sul conto corrente sia per chi si reca in Posta a ritirarla, non arriverà il primo del mese. Il primo gennaio è infatti festivo e domenicale, dunque l’erogazione partirà dal giorno successivo. Nel dettaglio:
- Per chi riceve la pensione sul conto corrente, il primo giorno “bancabile” disponibile è il 2 gennaio: per permettere l’aggiornamento dei sistemi informatici con il nuovo anno, a gennaio il trattamento pensionistico dovrebbe essere accreditato il giorno 3, cioè il secondo “bancabile”.
- Chi invece si reca all’ufficio postale dovrà rispettare l’usuale calendario in base alla prima lettera del cognome: dalla A alla B il 2 gennaio, dalla C alla D il 3, dalla E alla K il 4, dalla L alla O il 5, dalla P alla R il 7 (solo la mattina, essendo sabato) e dalla S alla Z il 9 gennaio.

Il calendario per il 2023 del pagamento delle pensioni tra banca e poste è il seguente:
- Gennaio 2023, martedì 3 gennaio per banche e poste
- Febbraio 2023, mercoledì 1 febbraio per banche e poste;
- Marzo 2023, mercoledì 1 marzo per banche e poste;
- Aprile 2023: sabato 1 aprile alla posta, lunedì 3 aprile in banca;
- Maggio 2023: martedì 2 maggio per banche e poste;
- Giugno 2023: giovedì 1 giugno per banche e poste;
- Luglio 2023: sabato 1 luglio alla posta, lunedì 3 luglio in banca;
- Agosto 2023: martedì 1 agosto per banche e poste;
- Settembre 2023: venerdì 1 agosto per banche e poste;
- Ottobre 2023: lunedì 2 ottobre per banche e poste;
- Novembre 2023: giovedì 2 novembre per banche e poste;
- Dicembre 2023: venerdì 1 dicembre per banche e poste.
Altre importanti novità per le pensioni del 2023 arrivano dalla Manovra, che è intervenuta sull’adeguamento delle prestazioni all’inflazione già per il nuovo anno: il nuovo meccanismo di perequazione degli assegni, riporta Il Sole 24 Ore, prenderà il posto di quello attuale basato su 3 fasce.
Il nuovo meccanismo, invece, prevede 6 differenti scaglioni:
- per quanto riguarda le pensioni fino a 4 volte il minimo – cioè 2.100 euro lordi mensili – viene confermato l’adeguamento pieno del 100% all’inflazione, fissato al 7,3%.
- Per le pensioni fino a 5 volte il minimo (fino a 2.625 euro lordi) invece la rivalutazione sarà dell’85% contro l’80% precedentemente previsto. A scendere, però, è l’adeguamento per le restanti 4 fasce
- Le pensioni tra 5 e 6 volte il minimo (fino a 3.150 euro lordi) avranno una rivalutazione del 53%, quelle tra 6 e 8 volte il minimo (fino a 4.200 euro) riceveranno un adeguamento del 47%.
- Tra le 8 e le 10 volte il minimo (fino a 5.250 euro) si scende ancora al 37%, infine per quelle oltre a 10 volte il minimo la rivalutazione sarà del 32%.
Ulteriori novità sono poi in arrivo per gli over 75 che percepiscono la pensione minima: solo per il 2023, riportata ancora il quotidiano economico, il trattamento sarà di 600 euro mensili. Per chi desiderasse visualizzare il cedolino della pensione aggiornato, è possibile farlo sul sito dell’Inps: l’istituto infatti permette di verificare l’importo dei trattamenti liquidati ogni mese, conoscere le ragioni per cui tale importo può variare, accedere ad altri servizi di consultazione, certificazione e variazione dati.
