A molti sarà capitato di vivere il così detto “blackout” post serata durante la quale ci si è lasciati andare a qualche alcolico di troppo o comunque di sentir descrivere questa condizione da amici o parenti. Se da un lato gli scettici rinnegano la possibilità di una reale perdita di memoria associata al consumo di bevande alcoliche, d’altro canto la scienza risponde affermando che non solo ciò può accadere ma aggiungendo che questa condizione non è altro che frutto dei diretti effetti dell’alcool sull’organismo ed in particolare sul Sistema Nervoso.
La perdita di memoria dopo aver bevuto troppo alcolici è dunque reale e purtroppo anche ampiamente diffusa soprattutto tra i giovani. Ma perché gli eventi associati al momento del consumo di alcool vengono dimenticati e quali conseguenze questa perdita di memoria ed in particolare l’alcool possono avere sulla salute?
L’alcool a basse dosi ha effetto stimolatorio (iniziale ed apparente dovuto all’inibizione dei circuiti inibitori) mentre ad alte dosi ha effetto inibitorio (deprime il Sistema Nervoso Centrale in maniera graduale e reversibile).
Per comprendere il motivo della perdita di memoria è bene osservare gli effetti dell’alcool in relazione alla dose assunta:
- 0,1-0,2 g/L: iniziale riduzione delle inibizioni, del controllo, della vigilanza e della coordinazione motoria, nausea
- 0,3-0,4 g/L: si riducono anche i riflessi e la visione laterale, vomito
- 0,5-0,8 g/L: riduzione della capacità di giudizio e della capacità di individuare oggetti in movimento (altera fortemente le capacità di guida), alterazione dei riflessi e della capacità di reazione a stimoli luminosi e sonori, cambiamenti dell’umore, nausea, sonnolenza, stato di eccitazione emotiva
- 0,9-1,5 g/L: compromissione dell’autocontrollo, alterazione del linguaggio, dell’equilibrio e della visione, vomito, rabbia, tristezza, confusione mentale, disorientamento.
- 1,6-3 g/L: aggressività, apatia, letargia, difficoltà a stare in piedi o a camminare, ipotermia (per stimolazione centrale e per vasodilatazione periferica, con conseguente termodispersione), vomito
- 3,1-4 g/L: stato di incoscienza, allucinazioni, incontinenza, coma (con possibile morte per soffocamento)
- >4 g/L: difficoltà respiratoria, bradicardia, coma, morte per arresto respiratorio
Importante è ricordare che il limite legale per la guida è di 0,5 g/L.
Pertanto l’alcool può agire anche come sedativo, rallentando i processi cerebrali, riducendo la capacità di ricordare e determinando “blackout”. Non si ricordano brevi momenti o persino l’intera serata trascorsa. Chiaramente è necessario consumare un elevato quantitativo di bevande alcoliche in un breve arco di tempo affinchè questo fenomeno si manifesti.
In alcuni casi il cervello non è in grado nè di creare nè di fissare ricordi poichè l’alcool blocca i neurotrasmettitori pro-memoria e potenzia quelli anti-memoria. Potenzia la funzione del recettore GABA-A dando effetto ipnotico-sedativo e causando amnesia. Inoltre il cervello per fissare un ricordo deve aumentare la concentrazione del neurotrasmettitore glutammato e diminuire il GABA nei centri della memoria mentre l’alcool causa l’effetto opposto su entrambi i neurotrasmettitori. Essendo coinvolto nel sistema cannabinoide può dare incoordinazione motoria. Stimola i canali del potassio attivati dal calcio a livello ipofisario con conseguente riduzione del rilascio di ossitocina e ADH, con effetto diuretico e rilassamento della muscolatura uterina (è per questo che aumenta la necessità di far pipì).