Una vera e propria piantagione di marijuana nel bel mezzo del quartiere di Pianura, a Napoli: ecco ciò che si sono trovati davanti agli occhi gli uomini del comando provinciale della guardia di finanza quando sono arrivati nell’area. Dopo un accurato controllo, quindi, i finanzieri hanno posto sotto sequestro ben cinquanta piante della sostanza stupefacente, ognuna di un peso pari a circa 500 grammi, per una quantità totale di oltre 25 chilogrammi. Di conseguenza, sono stati denunciate tre persone, tutte di Napoli, per il reato di coltivazione di sostanze stupefacenti.
L’operazione è stata condotta dalle fiamme gialle del secondo nucleo operativo metropolitano che, grazie ai preziosi rilevamenti a opera della sezione aerea di Napoli e alle diverse attività di osservazione e appostamento, sono stati in grado di scoprire la piantagione occultata da una folta vegetazione. Tutte le cinquanta piante rinvenute, su disposizione dell’autorità giudiziaria, sono state poste sotto sequestro e, successivamente, distrutte in loco dagli stessi finanzieri. L’operazione, dunque, s’è conclusa positivamente, nell’ambito dei controlli volti alla repressione dei reati legati alla detenzione di droga, in stretta sinergia tra il comando provinciale e il reparto operativo aeronavale della guardia di finanza di Napoli.

Alla fine del mese di settembre, un ventisettenne di Marano aveva nascosto 80 piante di cannabis indica all’interno del Parco metropolitano dei Colli e dei Camaldoli, a Napoli. L’operazione era stata portata a termine dalla compagnia di Giugliano in Campania e aveva interessato una zona interdetta al pubblico e di difficile accesso, raggiungibile solo percorrendo un lungo e impervio sentiero, dalla superficie scoscesa e ricoperto da un folto strato di vegetazione. Nonostante tali difficoltà, la piantagione era stata individuata grazie alle ricognizioni della sezione aerea della guardia di finanza di Napoli, che avevano pattugliato l’area a bordo di un elicottero A109 Nexus. In totale, erano stati rinvenuti fusti dal peso complessivo di circa 450 chili e dall’altezza media di 3 metri, successivamente estirpati e inceneriti sul posto. I militari avevano appurato che il giovane aveva persino montato una tenda da campo nei pressi della piantagione, in modo da poter trascorrere la notte all’interno del Parco dei Camaldoli, nelle vicinanze dell’appezzamento, e raccogliere la cannabis nelle prime ore del mattino. Contestualmente, erano stati posti sotto sequestro anche gli attrezzi utilizzati per la potatura e l’irrigazione.
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