Nonostante i decreti nazionali e regionali che vietano tassativamente l’uscita di casa se non per motivi di stretta necessità, c’è chi continua a eludere le regole e le restrizioni, ignorando e sottovalutando i pericoli di contagio da Coronavirus, o pensando addirittura di stare in vacanza in questo drammatico momento per il nostro Paese. Tutto ciò è successo a Portici, nel Vesuviano, in provincia di Napoli. Ieri mattina infatti, gli agenti di polizia del commissariato di Portici, nell’ambito dei servizi di controllo mirati a far rispettare le normative vigenti in termini di contrasto e prevenzione dall’epidemia da Covid-19, hanno ricevuto diverse segnalazioni di persone intente a prendere il sole lungo il litorale della cittadina vesuviana.
Giunti presso la spiaggia delle Mortelle, famosa spiaggia porticese di poco a ridosso del caratteristico Porto del Granatello, gli uomini delle forze di polizia hanno sorpreso una ragazza mentre era stesa in spiaggia in costume da bagno intenta a prendere tranquillamente il sole di queste calde giornate primaverili, in totale violazione delle restrizioni governative. La giovane donna è stata raggiunta in spiagga dagli agenti che hanno provveduto immediatamente a farla vestire, denunciandola secondo l’art. 650 del Codice penale e obbligandola alla quarantena in casa per le prossime due settimane così come imposto dai decreti della Regione. Un comportamento di incoscienza e di leggerezza che le è costato molto caro.
Sempre a Portici, nell’arco della giornata, gli agenti della polizia di Stato hanno raggiunto un ragazzo che fumava seduto comodamente sulle panchine di piazza Sebastiano Poli. Alla vista della volante il ragazzo si è alzato allontanandosi dalla piazza in fretta e furia simulando una conversazione ad un citofono. Gli agenti, insospettiti dal suo comportamento, lo hanno raggiunto e interrogato. Il sospettato è stato poi perquisito e trovato in possesso di hashish e marijuana. Il diciannovenne di Portici è stato dunque denunciato per possesso di sostanze stupefacenti oltre che per violazione dei decreti anti-contagio.
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