Condanna a 22 anni di carcere. È la richiesta avanzata dai Pm della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere Alessandro Di Vico e Daniela Pannone nei confronti di Michele Barone, durante il processo che lo vede come principale imputato. Ex parroco del Tempio di Casapesenna, Barone è accusato di maltrattamenti verso una ragazzina di 13 anni durante un esorcismo e di violenza sessuale nei confronti di altre due persone. La sua vicenda ha fatto scalpore, tanto da essere ripresa più volte dalla trasmissione di Italia Uno “Le iene”, che ne ha raccontato tutti i retroscena, con tanto di interviste all’ex sacerdote.
Ora il processo si avvia verso la conclusione, ma non ha risparmiato sorprese durante il suo percorso. Lo stesso Barone, ridotto allo stato laicale da Papa Francesco a maggio di quest’anno, ha affermato di essere sotto processo “per volontà del diavolo” e di “aver avuto un rapporto molto affettuoso con le fedeli”. “Alcune – ha proseguito durante l’udienza dello scorso novembre – mi avevano fatto delle avance sessuali e le ho dovute respingere. Per questa ragione – ha concluso – poi mi hanno accusato di violenza sessuale”.
Anche dal commissario Luigi Schettino sono giunte parole in difesa di Barone. Per Schettino era addirittura “un informatore della polizia. Barone era i miei occhi e le mie orecchie”, ha dichiarato il poliziotto, facendo riferimento a delle indagini su una setta satanica. Lo stesso Schettino, però, è finito sotto processo. È accusato di non aver fatto nulla per fermare i maltrattamenti alla ragazza e di aver cercato di convincere la sorella della vittima a ritirare la denuncia nei confronti del prete e dei suoi stessi genitori.
La Pm Daniela Pannone, nella sua requisitoria, ha anche chiesto la condanna a 5 anni di carcere per Luigi Schettino, 8 anni e 3 mesi per il padre della ragazza e 7 anni per la madre. Ai genitori è rivolta l’accusa è di essere stati inerti di fronte gli abusi sulla figlia. Il caso Barone rientra tra le tante storie raccapriccianti che hanno coinvolto i sacerdoti campani. L’ultima ha visto Michele Mottola, ex parroco di Trentola Ducenta, finire in manette per molestie sessuale su una bambina di 12 anni.
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