Altri cinque giorni. Con un’ordinanza firmata nella tarda serata di ieri, il sindaco di Aversa Alfonso Golia ha concesso alla Tekra una seconda proroga per il servizio di raccolta dei rifiuti. Il 14 gennaio, il primo cittadino “sostituiva”, per soli due giorni, la Senesi con l’azienda di Angri.
I due giorni sono scaduti, il passaggio di cantiere non c’è stato ed ecco allora l’ulteriore proroga. A partire da oggi, 17 gennaio, e per cinque giorni, la Tekra continuerà ad assicurare il servizio. È chiaro che il sindaco non poteva fare altrimenti. Senza il passaggio di cantiere e con le penali inflitte alla Senesi per aver “mostrato gravi carenze organizzative tali da determinare inconvenienti igienico-sanitari in molte zone del territorio comunale”, non c’era cosa diversa da fare che permettere all’azienda vincitrice della gara di appalto di continuare a svolgere il lavoro iniziato.
È altrettanto chiaro, però, che la Tekra non avrà il tempo e il modo di migliorare le cose più di tanto. Senza una programmazione, lavorando alla giornata, si continuerà a raccogliere i rifiuti in maniera non omogenea, per non dire disorganizzata. La programmazione scaturisce dalla certezza di proseguire il lavoro per un lungo periodo. E la certezza arriva dal passaggio di cantiere e dalla firma del contratto.
Avrebbe dovuto essere questa che sta per concludersi, la settimana decisiva. Purtroppo, sembra che tutto sia stato rimandato alla prossima. È saltato proprio l’incontro con la Tekra. La causa? Il dirigente comunale che sta seguendo la pratica si è assentato per motivi di salute.
Ma ormai siamo in dirittura d’arrivo. Le ordinanze del primo cittadino sono una conferma indiretta. Lo abbiamo già anticipato (leggi qui). Le parti in causa, nei giorni passati, hanno avuto una serie d’incontri, presso la direzione provinciale del lavoro di Caserta. I contatti che ci sono stati hanno portato alla luce altri problemi, non solo quello dei 12 dipendenti assunti dalla Senesi. Ora però è il tempo di mettere la parola fine a una vicenda che sta durando da troppi mesi. Lo chiede la città.
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