Il 10, 11 e 12 luglio, a Napoli, il team di medici della professoressa Gabriella Fabbrocini, direttore dell’Unità Operativa clinica di dermatologia dell’Azienda ospedaliera universitaria Federico II, con il contributo di Lilly Spa, effettuerà delle visite specialistiche gratuite per la diagnosi della psoriasi e per il corretto triage, sulla base delle più efficaci terapie oggi disponibili. In particolare, sul territorio cittadino verranno portati in giro, per tre giorni, i truck di Pso-Home: postazioni mobili attrezzate con sofisticati ambulatori, dove gli specialisti visiteranno chi ne farà richiesta, valutando il grado di avanzamento della psoriasi, oltre che l’eventuale presenza delle comorbilità tipicamente associate. Gli operatori sanitari distribuiranno, inoltre, materiale informativo su come gestire la patologia. L’appuntamento è per i giorni 10 luglio, dalle ore 9 alle ore 12, in piazza del Gesù e 11 e 12 luglio, dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 17 alle 20, presso piazza della Repubblica.
“Dei circa 170mila pazienti psorisiaci che si stimano nella nostra Regione, di cui oltre 30mila nella sola area metropolitana di Napoli, un’ampia percentuale non è in terapia, perché trascura o sottostima i segni della malattia – spiega Gabriella Fabbrocini – l’emergenza epidemica ha poi senza dubbio acuito il problema, perché il timore del Covid-19 continua a spingere tantissime persone a differire visite e consulti. Con i nostri laboratori mobili ipertecnologici puntiamo dunque a sensibilizzare i cittadini e ad avviarli alle migliori terapie. La psoriasi, in quanto patologia infiammatoria multifattoriale e cronico-recidivante, infatti, non si limita a colpire la cute con le tipiche lesioni eritematose desquamanti ma, possedendo un carattere sistemico, può colpire le articolazioni, in particolare di mani e piedi, e le inserzioni di tendini e legamenti sull’osso, oltre che avere manifestazioni cardio-metaboliche, con conseguenze anche molto serie per il paziente non in cura”.
La psoriasi è una patologia infiammatoria multifattoriale, cronico-recidivante, nel cui sviluppo sono coinvolti sia fattori genetici ed ereditari sia ambientali, come infezioni delle vie aeree superiori, fumo, traumatismi meccanici e stress, che possono fungere da agenti scatenanti. Essa può manifestarsi in diverse forme, la più comune delle quali è la comparsa di lesioni eritematose ricoperte da squame biancastre, anche pruriginose, localizzate soprattutto a livello dei gomiti, delle ginocchia, del cuoio capelluto e della regione lombo-sacrale. Anche le unghie possono essere colpite. Le lesioni psoriasiche, quando si risolvono, vanno incontro a una restitutio ad integrum, ovvero non lasciano cicatrici. Le terapie sono di carattere topico (creme, unguenti, gel, lozioni) a base di corticosteroidi, derivati della vitamina D e loro associazioni, fototerapia e terapie sistemiche a base di ciclosporina, acitretina, dimetilfumarato e apremilast, terapie iniettive, come il metotressato e le nuovissime terapie iniettive biotecnologiche, che colpiscono direttamente le molecole responsabili dell’infiammazione che sostiene la psoriasi.
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