In serata sono arrivati, come ogni giorno, i numeri relativi ai nuovi tamponi positivi in Campania e a quelli effettuati in totale in giornata sul territorio regionale, comunicati dall’Unità di crisi della Regione e resi noti, come di consueto, dallo stesso De Luca sulla sua pagina Facebook. Ecco, dunque, i dati odierni: all’ospedale Cotugno di Napoli sono stati esaminati 767 nuovi tamponi dei quali 17 risultati positivi; al Ruggi di Salerno esaminati 484 tamponi di cui 12 positivi; all’ospedale Sant’Anna di Caserta sono stati esaminati 70 tamponi, nessuno dei quali 2 positivi; all’Asl di Caserta presidi di Aversa-Marcianise: sono stati esaminati 91 tamponi di cui 3 positivi; all’ospedale Moscati di Avellino sono stati esaminati 108 tamponi di cui nessun positivo; all’ospedale San Paolo di Napoli sono stati esaminati 94 tamponi di cui 2 positivi; all’Azienda Universitaria Federico II esaminati 186 nuovi tamponi di cui 6 positivi; all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno 427 tamponi di cui 18 positivi; all’ospedale di Nola sono stati esaminati 60 tamponi di cui 2 positivi; all’ospedale San Pio di Benevento sono stati esaminati 80 tamponi, 0 positivi; all’ospedale di Eboli sono stati esaminati 118 tamponi, di cui 2 positivi. I numeri dei positivi giunti in serata sono 61 su 2.458 tamponi esaminati. Il totale complessivo dei positivi in Campania comunicato dall’Unità di crisi finora è di 4.135 su un totale complessivo di tamponi pari a 53.548.
Intanto, così come avvenuto durante il weekend della Pasqua cattolica, arrivano notizie di sanzioni anche per quanto riguarda i festeggiamenti della Pasqua cristiana ortodossa, caduta quest’anno esattamente una settimana dopo quella dei cattolici, a causa di un piccolo ritardo basato sull’utilizzo di due calendari liturgici diversi. Nella serata di ieri, dunque, a seguito di una segnalazione della centrale operativa, gli agenti dell’ufficio prevenzione generale sono intervenuti in vicolo Longo, nella zona di Porta Capuana a Napoli, per la presenza di dieci persone che si erano riunite all’interno del terraneo di un’abitazione per i festeggiamenti religiosi, contravvenendo in maniera evidente alle prescrizioni riguardanti le misure anti-contagio.