In una via Partenope attraversata, quest’oggi, da una gran quantità di persone e soprattutto ragazzini (molti sprovvisti di mascherina), complice soprattutto il bel tempo e le scuole chiuse, un sedicenne è rimasto ferito a una mano con un’arma da taglio a seguito di una rissa tra minori. Il fatto è avvenuto intorno all’ora di pranzo. La violenza del gruppo di giovani facinorosi, tuttavia, non si è fermata al proprio coetaneo: un gruppo di ragazzini si è scagliato infatti anche contro un automezzo del 118 accorso sul posto. Il sedicenne, invece, è stato successivamente trasportato all’ospedale Pellegrini per essere medicato.
La vicenda è stata diffusa e commentata anche da Confesercenti, che ha sottolineato come tali azioni arrechino gravi danni a un’economia locale, già in difficoltà a causa del lockdown: dopo l’aggressione sono stati molti, infatti, ad aver abbandonato i ristoranti lì vicini. “Gli esercizi pubblici del lungomare non possono subire ulteriori danni oltre quelli che li hanno già messi in ginocchio, per cui richiediamo ancora maggiore vigilanza e presenza, si legge nel comunicato. “L’indegna colluttazione ha fatto scappare a gambe levate tutti i clienti dei locali del lungomare. Ai nostri occhi – afferma Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti Napoli – lo Stato è assente, la città pare abbandonata al suo destino. Non è possibile che sul posto ci siano appena due volanti della polizia“.
Per questo motivo Schiavo, assieme al presidente Fiepet Napoli, Antonio Viola,e al vicepresidente Fiepet Roberto Biscardi, hanno richiesto urgentemente, attraverso due lettere, un incontro con il prefetto Marco Valentini e il questore Alessandro Giuliano, soprattutto per discutere non solo delle azioni violente appena accadute, ma anche per segnalare la mancanza di adeguati controlli, per far sì che episodi del genere non accadano più. Controlli, questi, fondamentali soprattutto durante l’emergenza sanitaria da Covid-19: durante questa giornata di festa, infatti, sono stati numerosi gli assembramenti segnalati e altrettanti cittadini che indossavano in modo errato (o per nulla) i dispositivi di protezione individuale.

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