“Il buon anno dipende solo da te”. La frase, da sola, può essere considerata un banale augurio di fine anno. Poi c’è la foto. Il conto alla rovescia scandito da tre mani con le dita mozzate da un petardo. Tre, due, uno, la campagna shock dell’Asl di Salerno coglie nel segno. Rende l’idea più di ogni parola, sconvolge per la sua crudezza e non lascia spazio alla fantasia.
Il post sulla pagina Facebook ufficiale dell’azienda sanitaria è una postilla che fa da cornice ad un’immagine già di per sé eloquente. “Se stai pensando a cosa tenere e cosa buttare nel 2019, tieni le mani: non usare botti illegali”, è la frase scritta per essere definitivamente chiari e non lasciare spazio a superficiali interpretazioni.
Sarà esagerato, politicamente scorretto, non adatto ai deboli di cuore, mettetela come volete, ma a mali estremi, estremi rimedi. Se ad ogni inizio anno le prime notizie provengono dai pronto soccorso degli ospedali, se ogni campagna informativa e di comunicazione finisce con centinaia e centinaia di feriti, meglio andare subito al dunque e mostrare chiaramente le conseguenze.
Purtroppo l’incoscienza, la superficialità e l’ignoranza fanno questo ed altro, ma provarci anche con immagini scioccanti è l’ultimo tentativo per evitare la strage di dita, mani, occhi e vite umane. Tutti persi perché così è “l’usanza”, se non si “sparano i botti forti che Capodanno è?“.
D’altronde, chi fabbrica e vende questi ordigni per fare “festa” non conosce limiti all’uso della polvere da sparo e ai nomi di fantasia con cui conquista la fiducia dell’incauto acquirente. Dal “pallone di Maradona” si è passati alla “bomba Ringhio” e dal calcio, alla politica.
Proprio a Salerno, gli artificieri del comando provinciale dei carabinieri hanno messo in guardia dal petardo “Quota cento”. La bomba prende il nome dalla misura di pensione anticipata varata dal primo governo Conte ed è un ordigno di 7-800 grammi ritenuto devastante. I nomi presi dalla quotidianità fanno parte di una strategia di marketing ben collaudata. Ma la realtà sono le dita mozzate da questi ordigni illegali, come dimostra la foto pubblicata dall’Asl salernitana. Teniamola bene in mente.
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