Scuole in Campania, sempre più in forse la riapertura del 24 novembre per materne e prime elementari
Secondo Vincenzo De Luca gli istituti campani non sono nella condizione di poter riaprire in totale sicurezza. Domani riunione dell'unità di crisi regionale per prendere una decisione
Si fa sempre più strada, in Campania, l’ipotesi di una possibile proroga dell’ordinanza regionale numero 90, quella cioè che prevede la riapertura delle scuole dell’infanzia e il ritorno alla didattica in presenza per le prime classi delle scuole primarie il 24 novembre. A dare la notizia del possibile slittamento della riapertura dei cancelli scolastici è stato lo stesso presidente Vincenzo De Luca, che ha affrontato il tema della riapertura delle scuole nella consueta diretta Facebook del venerdì.
Nel video, infatti, il governatore campano si è soffermato sulla possibilità concreta di sancire un’eventuale proroga rispetto alla data di martedì 24 novembre: “La situazione continua a essere critica e l’ordinanza sulla riapertura delle scuole potrebbe subire delle variazioni subordinate a diversi accertamenti epidemiologici che effettueremo a breve. Se non avremo la certezza di poter ripartire in piena e totale sicurezza non riapriremo un bel niente. La nostra è la linea del rigore e faremo tutto il necessario per tutelare la salute dei bambini e delle loro famiglie”. Forte anche della sentenza del Tar a suo favore, inoltre, De Luca non ha risparmiato altri attacchi alle mamme degli studenti (a suo dire, poco più di una decina) scese più volte in piazza a Napoli in queste settimane per protestare contro la sospensione della didattica in presenza e ha affermato, infine, che gli screening epidemiologici sul personale docente e scolastico proseguiranno quasi certamente oltre la data del 24. È dunque sempre più probabile che la riapertura delle scuole in Campania possa slittare fino ai primi del mese di dicembre, qualora il quadro epidemiologico dovesse migliorare rispetto a oggi.
Intanto, domani si riunirà l’unità di crisi della Regione Campania per decidere più nello specifico la tipologia e i termini della possibile proroga da adottare per quel che riguarda appunto il ritorno in classe di studenti e docenti. Sul tema è intervenuta Roberta Santaniello, membro della task forcedella protezione civile, per anticipare ai microfoni di Radio Crc quali saranno i temi discussi nella riunione in programma: “Domani verificheremo se ci sono le condizioni di una riapertura in sicurezza delle scuole. L’idea è quella di partire con uno screening su tutti bambini attivando anche un numero verde. Le mamme hanno paura della didattica in presenza poiché può essere estremamente pericolosa per la salute dei propri figli”. Durante la trasmissione radiofonica la Santaniello ha fatto anche il punto della situazione nella regione: “La curva epidemiologica è in flessione sebbene registriamo in Campania oltre tremila contagi giornalieri. Il virus è presente tra noi e la soglia di guardia resta alta. Il piano ospedaliero regionale sta reggendo e garantisce assistenza sanitaria a tutti i pazienti”.
Già mercoledì scorso i sindaci dell’Agro aversano avevano inviato al presidente della giunta regionale una lettera contenente un accorato appello affinché posticipasse l’apertura delle scuole, estremamente preoccupati dall’aumento del numero dei contagi anche tra bambini di età inferiore ai sei anni. In provincia di Napoli, invece, i primi cittadini di Mugnano, Marano, Villaricca e Calvizzano hanno deciso anticipatamente di correre ai ripari e con apposite ordinanze hanno già indicato il 3 dicembre quale data per la riapertura in piena sicurezza degli istituti scolastici ricadenti nei rispettivi territori comunali. Decisioni analoghe sono state adottate in queste ore anche dalle amministrazioni cittadine della Penisola sorrentina: a Piano di Sorrento restano, infatti, sospese le attività educative in presenza sia per la scuola dell’infanzia sia per le prime classi della scuola primaria fino alla data del 29 novembre, salvo ulteriori proroghe.
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