L’associazione dei consumatori, Federcontribuenti, ha lanciato un allarme riguardo all’erogazione della “Dedicata a te”, la carta acquisti promossa dal governo Meloni. Secondo l’associazione, la social card è stata distribuita anche a percettori del Reddito di Cittadinanza, che non dovrebbero rientrare tra i beneficiari. Questa situazione potrebbe comportare problemi sia per l’erario che per le stesse persone coinvolte, poiché i controlli dell’Inps potrebbero richiedere il rimborso non solo della carta acquisti, ma addirittura di tutto il montante del Reddito di Cittadinanza.
Le specifiche della “Dedicata a te” sono chiare: si tratta di una carta acquisti da 382,50 euro, destinata all’acquisto di generi alimentari, e viene distribuita agli uffici postali. La card è riservata a specifiche categorie di beneficiari, individuati dai comuni grazie all’Inps, e verranno avvisati direttamente dalle amministrazioni. È importante sottolineare che la carta può essere utilizzata solo per l’acquisto di generi alimentari e non può essere spesa in negozi di abbigliamento o per acquistare bevande alcoliche e tabacco. I requisiti per ottenere la “Dedicata a te” sono chiari: bisogna far parte di un nucleo familiare di almeno tre persone, non superare i 15mila euro di Isee e non ricevere alcun’altra forma di sostegno, come il Reddito di Cittadinanza o la Naspi.
Tuttavia, secondo Federcontribuenti, ci sono casi in cui alcuni percettori del Reddito di Cittadinanza hanno ricevuto anche la carta acquisti. L’associazione consiglia a queste persone di non attivare la carta, poiché potrebbero trovarsi ad affrontare problemi finanziari in futuro. A settembre-ottobre, quando l’Inps inizierà i controlli, potrebbero essere richiesti rimborsi non solo per la carta acquisti, ma addirittura per tutto il montante del Reddito di Cittadinanza.
In sintesi, attivare la “Dedicata a te” per coloro che ricevono il Reddito di Cittadinanza potrebbe comportare serie conseguenze finanziarie, e Federcontribuenti ha lanciato l’allarme per sensibilizzare sia i beneficiari che le istituzioni su questa problematica.