L’Agenzia europea del farmaco (Ema) ha raccomandato l’autorizzazione all’immissione in commercio di un nuovo vaccino contro il virus respiratorio sinciziale (Rsv), un’infezione respiratoria che rappresenta una delle principali cause di ricovero nei primi mesi di vita e nella terza età.

Il vaccino, denominato Abrysvo e prodotto da Pfizer, è il primo vaccino bivalente e ricombinante contro il virus Rsv ad ottenere il via libera dell’Ema. Abrysvo mira a proteggere i neonati fino a 6 mesi e gli individui sopra i 60 anni dalle malattie del tratto respiratorio inferiore causate dal virus Rsv. Il vaccino istruisce l’organismo a produrre anticorpi specifici contro la proteina F del virus, che gli consente di infettare le cellule umane. Per proteggere i neonati, Abrysvo viene somministrato alle madri durante il terzo trimestre di gravidanza, conferendo una protezione di sei mesi.

Il virus respiratorio sinciziale è ampiamente diffuso durante i mesi invernali, da novembre ad aprile, e solitamente provoca sintomi lievi simili a un raffreddore. Tuttavia, nelle persone vulnerabili, può causare infiammazioni dei bronchioli, le parti terminali delle vie respiratorie. Gli anziani e le persone con malattie polmonari, cardiache e diabete sono particolarmente colpiti. Tuttavia, i bambini sono le prime vittime dell’infezione.
Il virus Rsv colpisce annualmente circa 33 milioni di bambini in tutto il mondo, causando 3,2 milioni di ricoveri e 111.800 decessi. In Europa, rappresenta una delle principali cause di ospedalizzazione pediatrica. Può causare bronchiolite e polmonite, portando a crisi respiratorie fatali. In Italia, a causa della mancanza di obbligo di notifica, non ci sono stime precise sulle infezioni da Rsv, ma il numero di ricoveri e la gravità dei casi nei bambini sono notevoli. L’arrivo del vaccino Abrysvo potrebbe quindi rappresentare un importante passo avanti nella prevenzione e nel controllo della bronchiolite, riducendo i ricoveri e le complicazioni legate al virus Rsv nei neonati e negli anziani.
