Aveva installato un sistema di videosorveglianza attorno alla propria abitazione del Parco Verde di Caivano, al fine di proteggersi da eventuali blitz delle forze dell’ordine, il cinquantasettenne arrestato dai carabinieri della tenenza locale con l’accusa di detenzione di droga ai fini dello spaccio. L’escamotage, tuttavia, non ha impedito all’uomo, già noto alle forze dell’ordine, di essere colto con della sostanza stupefacente in casa: durante un servizio di controllo del territorio, infatti, i militari hanno perquisito l’appartamento, rinvenendo 76 grammi di hashish, 23 grammi di sostanza per il taglio della droga, quattro bilancini di precisione e materiale vario usato per il confezionamento delle dosi. Sia l’impianto di sorveglianza sia il materiale rinvenuto sono stati posti sotto sequestro, mentre il cinquantasettenne si trova attualmente agli arresti domiciliari in attesa di giudizio.
Il Parco Verde di Caivano è una zona interessata da un endemico problema di degrado sociale e criminalità diffusa, specialmente per quanto riguarda lo spaccio di sostanze stupefacenti. Il 10 settembre scorso proprio nel complesso di edilizia popolare erano stati effettuati, su disposizione del prefetto di Napoli Marco Valentini, dei servizi straordinari di controllo del territorio con modalità “Alto Impatto“. Nell’operazione, finalizzata a rendere più efficaci la prevenzione e il contrasto di ogni forma di illegalità, erano stati impiegati uomini della polizia di Stato, dell’Arma dei carabinieri, dei vigili del fuoco e della polizia locale. Nel corso del blitz fra le palazzine, erano state controllate 40 persone e setacciati 26 veicoli, individuati e rimossi manufatti abusivi che limitavano l’accesso a un appartamento, già sottoposto a sequestro, e a un cancello d’ingresso. Erano state, inoltre, bonificate aree pubbliche che erano state adibite a deposito abusivo di suppellettili e rifiuti.