È stata una notte segnata dalla paura e dal terrore quella trascorsa a Cesa, “tranquilla” cittadina dell’Agro aversano: erano circa le 2:00 di giovedì quando i residenti di via Pietro Nenni e di via Campostrino hanno udito chiaramente alcuni colpi di arma da fuoco squarciare il silenzio notturno. Gli spari, infatti, sarebbero stati indirizzati contro un’auto, una Fiat modello Panda, in sosta all’altezza di via Nenni, e a bordo della quale c’erano una donna e i suoi figli. L’agguato ordito nei confronti della vittima è andato a monte per puro caso, dato che uno dei proiettili sparati si è conficcato nel lunotto posteriore dell’autovettura mandandolo in frantumi senza fortunatamente ferire nessuno dei passeggeri seduti nell’abitacolo.
Secondo le prime ricostruzioni la vittima sarebbe stata raggiunta da due uomini: uno degli aggressori, a un certo punto, presumibilmente in seguito a una lite scoppiata per questioni personali, avrebbe impugnato una pistola sparando all’impazzata contro l’auto sulla quale si trovava la donna, con il rischio di uccidere o di ferire gravemente lei e i figli che in quel momento si trovavano all’interno dell’autovettura. Per fare luce sul chiaro tentativo di omicidio consumatosi ieri notte lungo le strade di Cesa sono state avviate le indagini da parte dei carabinieri di Aversa. I militari del nucleo operativo radiomobile dell’Arma hanno pertanto individuato e sottoposto in stato di fermo uno dei presunti assalitori: si tratterebbe infatti di un venticinquenne cesano residente non lontano dal luogo della sparatoria il quale dovrà ora rispondere dell’accusa di tentato omicidio.
Il movente nonché le ragioni che hanno spinto il giovane a compiere un gesto così estremo e pericoloso, che sarebbe potuto consumarsi in tragedia, sono però ancora all’oscuro da parte degli inquirenti. Sono ancora molte, infatti, le ombre e le incongruenze che si celerebbero dietro i fatti accaduti giovedì notte a Cesa e che saranno sicuramente materiale di indagine per gli investigatori i quali saranno impegnati a fare luce sulla vicenda. Proseguono inoltre le ricerche per individuare e consegnare alla giustizia il complice del venticinquenne il quale avrebbe preso anch’egli parte all’agguato. Tra i cittadini cesani intanto, non abituati a eventi cruenti di questo tipo, resterà a lungo vivo il ricordo di una notte da dimenticare, vissuta nello sgomento e nel terrore degli spari.
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