Poche ore dopo aver giurato come quarantaseiesimo presidente degli Stati Uniti d’America, Joe Biden ha firmato – come aveva anticipato – i primi ordini esecutivi, ben diciassette, per imprimere un’immediata svolta, sia simbolica che per ciò che concerne la concretezza dell’azione politica, rispetto al quadrienno trumpiano. Il primo decreto esecutivo riguarda la lotta alla pandemia da Covid-19 e impone l’obbligo di indossare la mascherina e di attenersi al distanziamento sociale negli edifici e nei territori federali. Tra gli altri, poi, assumono una particolare rilevanza quelli sul rientro degli Stati Uniti nell’accordo di Parigi sul clima, sulla revoca del divieto di ingresso nei confini americani per i cittadini di alcuni Paesi musulmani, sullo stop all’oleodotto Keystone tra Canada e Usa e sulla fine della dichiarazione di emergenza utilizzata da Trump per dirottare fondi per finanziare la costruzione del muro col Messico.
E s’è percepita una svolta netta rispetto alla precedente amministrazione anche per quanto riguarda i rapporti con i media. “Quando ho accettato questo incarico dal presidente Joe Biden, abbiamo concordato – ha spiegato la nuova portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, durante la sua prima uscita pubblica di fronte ai giornalisti – che la priorità è riportare verità e trasparenza nel briefing con la stampa“. La prima telefonata di Joe Biden a un leader straniero sarà effettuata domani e riguarderà il primo ministro canadese Justin Trudeau. A seguire, ha riferito proprio Jen Psaki durante l’incontro con i media, il neopresidente inizierà un intenso giro di contatti con tutti gli altri leader alleati degli Stati Uniti.