Continuano i servizi sul territorio disposti dal comando provinciale dei carabinieri di Napoli. Tre diverse operazioni hanno portato all’arresto di un pregiudicato per reati commessi in Svizzera, a cinque denunce e al sequestro di un notevole quantitativo di prodotti alimentari venduti illegalmente.
L’arresto è avvenuto ad opera dei carabinieri della stazione di Casoria. Tommaso Valentino, un 56enne del luogo già noto alle forze dell’ordine, era destinatario di un mandato di cattura internazionale per rapina. Valentino è ritenuto, dall’autorità giudiziaria svizzera, il responsabile di tre rapine a mano armata e di altri colpi tentati nel 2015 in tre banche di Berna.
I carabinieri lo hanno fermato durante un normale posto di controllo in piazza Dante. Dai controlli sulla banca dati delle forze di polizia è emersa la pendenza ai danni di Valentino. L’uomo è stato, quindi, tratto in arresto e rinchiuso nel carcere di Poggioreale, a disposizione dell’autorità giudiziaria italiana e svizzera.
Ad Ercolano i carabinieri della locale tenenza, impegnati in un servizio di controllo nelle aree turistiche della città, hanno notato due ragazzi che si intrattenevano con fare sospetto nella stazione circumvesuviana “Scavi”. I due, alla vista dei militari, si sono dati alla fuga, ma i carabinieri li hanno inseguiti e raggiunti.
Nelle tasche dei pantaloni di uno dei due ragazzi, un 17enne del posto, i carabinieri hanno trovato un coltello a farfalla lungo 22 centimetri, sul possesso del quale non ha saputo dare spiegazioni. Il minorenne è stato denunciato per porto illegale di oggetti atti ad offendere e poi affidato ai genitori.
Ad Arzano, infine, i carabinieri della locale tenenza hanno sequestrato circa 280 chili di carciofi, cotti e venduti per strada da quattro ambulanti. Il sequestro è avvenuto nei pressi della cosiddetta “rotonda di Arzano” e su via Atellana. Molti ortaggi, ancora da cuocere, erano sporchi di terra e attaccati dalla muffa, altri erano stati messi in tinozze piene d’acqua perché si ammorbidissero, ma in condizioni igieniche precarie. I carciofi erano privi di un’etichettatura che ne indicasse la provenienza.
Inoltre, i bracieri per la cottura sono risultati sporchi e non omologati secondo la normativa sanitaria. La merce, pericolosa per la salute, è stata sequestrata e distrutta tramite la ditta di smaltimento rifiuti del comune. I quattro ambulanti, infine, sono stati denunciati per violazione delle norme sulla vendita degli alimenti.
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