Stamattina a Teano, nel Casertano, i carabinieri della stazione locale hanno dato esecuzione a un decreto emesso dalla procura della Repubblica per il sequestro preventivo della storica cinta muraria, di epoca romana, situata tra via Nuova e via Giglia in Teano. Questo provvedimento nasce da una segnalazione per dissesto statico pervenuta all’autorità giudiziaria dai vigili del fuoco del comando provinciale di Caserta. In particolare, questi ultimi hanno notato, in seguito a un sopralluogo sul posto, una vistosa lesione verticale e alcuni enormi fori con distacco di grosse pietre. Ciò avrebbe dovuto essere risolto attraverso una serie di lavori di riparazione e ristrutturazione che, però, non sono ancora partiti, rendendo quindi concreto il pericolo per i passanti.
Gli accertamenti eseguiti nel corso delle indagini hanno evidenziato la presenza di tale lesione, in prossimità della quale erano visibili diversi punti della muratura a tratti anche con ingobbamenti piuttosto evidenti, probabilmente dovuti alle diversi fasi costruttive oltre che funzioni architettoniche. Ben visibile dalla strada, inoltre, è anche una lesione diagonale che si sviluppa a partire dalla quota dell’intersezione della falda del fabbricato sottoposto con il muro di cinta, allontanandosi progressivamente con l’aumentare dell’altezza fino alla sommità del muro, interessando anche il parapetto.
Insomma, vista la situazione in cui versava e continua a versare il muro, era strettamente necessario intervenire per scongiurare possibili danni a persone o cose, poiché – come detto – i lavori di ristrutturazione non sono ancora iniziati. L’azione delle forze dell’ordine, dunque, è stata messa in campo proprio per salvaguardare l’incolumità della cittadinanza e, allo stesso tempo, tutelare un bene di rilevante pregio storico-artistico preservandolo dall’incuria e dal rischio di una compromissione irreparabile. Il caso delle mura di Teano, tra l’altro, si collega a un altro avvenuto, qualche giorno fa, nel vicino comune di Capua, dove a finire sotto sequestro era stato l‘Arco di Adriano, importante struttura architettonica risalente all’epoca romana, a sua volta versante in pessime condizioni.
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