Sono stati presentati alla Camera dei deputati, nel corso di un’audizione presso la Commissione affari sociali, i risultati del trial clinico sull’impiego del Tocilizumab sui pazienti affetti da Covid-19. A esporre gli esiti dei test è stato Paolo Ascierto, direttore dell’Unità melanoma, immunoterapia oncologica e terapie innovative del Pascale di Napoli: “Sono stati arruolati 330 pazienti e ora abbiamo i risultati” ha detto il medico partenopeo, evidenziando come a un mese sia stato ottenuto un tasso di letalità del 22,4%, un risultato dunque superiore del 10% rispetto a quanto prospettato. Secondo il relatore quindi, nonostante manchi il braccio di controllo, lo studio si è rivelato in un certo qual modo positivo. L’oncologo ha poi descritto le varie fasi della sperimentazione riportando che ha esposto il razionale ai vertici del suo ospedale a seguito di un colloquio con i colleghi cinesi. Il giorno successivo, il 17 marzo 2020, è stata creata una task force all’ospedale Cotugno di Napoli per iniziare il trattamento con il Tocilizumab del distress respiratorio dei pazienti Covid-19.
I primi malati sottoposti al trattamento hanno ottenuto un risultato importante, tale da indurre il personale medico a pensare di mettere su uno studio clinico, organizzato in pochissimi giorni. I medici non hanno ritenuto opportuno, tuttavia, l’introduzione di un braccio di controllo per i pazienti in terapia intensiva, e hanno quindi generato l’ipotesi di utilizzare il Tocilizumab a un dosaggio superiore anche rispetto ai livelli usati dai colleghi cinesi. A fronte dei risultati positivi “con l’Aifa si è pensato di creare una coorte osservazionale – ha detto Ascierto alla Commissione della Camera – anche per dare il farmaco a più pazienti, con criteri meno rigidi. Su questa coorte le analisi sono ancora in corso”. Il medico napoletano ha poi esposto alcuni dei casi trattati al Cotugno, tra i quali un ragazzo di 27 anni con nessuna co-morbidità, che grazie a un trattamento con Tocilizumab ha avuto un miglioramento importante. Si attendono ora i risultati di due studi di fase III con braccio di controllo per cui è stato concluso l’arruolamento, grazie ai quali si potrà avere conferma di quanto già osservato. “Quanto alla tossicità Tocilizumab – ha chiosato l’oncologo – non ha mostrato nessuna tossicità aggiuntiva rispetto all’uso nell’artrite reumatoide”.
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