Proseguono a Torre Annunziata le operazioni delle forze dell’ordine per rintracciare gli affiliati del famigerato clan denominato “Quarto sistema”, egemone in gran parte del territorio oplontino. Questa mattina i carabinieri del nucleo investigativo della locale stazione hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli, nei confronti di P. C., trentaseienne del posto gravemente indiziato di associazione a delinquere, estorsione e detenzione illegale di materiale esplosivo.
Il latitante è ritenuto affiliato al sodalizio criminale torrese nato dall’unione delle famiglie Sauriello e Scarpa in contrapposizione alle storiche consorterie camorristiche presenti sul territorio (tra cui il temutissimo clan Gionta). Aveva fatto perdere le sue tracce lo scorso 25 settembre, quando un blitz dei carabinieri portò all’arresto di dodici persone affiliate al clan. A inizio ottobre, il proseguimento delle indagini condotte dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli portò all’arresto nel parco Penniniello di S. C., anch’egli legato al clan “Quarto sistema”. I carabinieri hanno scoperto che anche P. C. si nascondeva non lontano dal complesso di case popolari in questione, diventato in poco tempo base operativa del clan, trovando copertura e rifugio presso l’abitazione della sua compagna, da cui è stato oggi prelevato e trasferito presso il carcere di Poggioreale.

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