Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha conferito ben trentasei onorificenze al merito civile nei confronti di altrettanti cittadini e cittadine italiani che si sono contraddistinti per atti di eroismo, per l’impegno profuso nel campo della solidarietà, nelle attività di volontariato nei territori considerati a rischio e difficili, per le attività svolte a favore dell’integrazione e dell’inclusione sociale, nella cooperazione e nello sviluppo internazionale, nella promozione della cultura, nella diffusione dei valori del rispetto dello Stato e della legalità e nella tutela del diritto alla salute. Tra i cittadini meritevoli di una così importante onorificenza, il presidente Mattarella ha premiato tre campani, le cui azioni e iniziative sono state spese a favore dell’impegno civile e di dedizione per la tutela e la salvaguardia del bene comune, facendo della propria vita un esempio da seguire per l’applicazione dei valori costituzionali e repubblicani: si tratta di Ciro Corona, Angela Buanne e Serena Piccolo.
Ciro Corona, quarantenne di Scampia e fondatore dell’associazione (R)esistenza Anticamorra, è stato insignito Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica italiana “per il suo quotidiano e instancabile impegno nella promozione della legalità e nel contrasto al degrado sociale e culturale“. Laureato in filosofia, Ciro lavora da oltre vent’anni come operatore sociale. Nel 2008 ha fondato l’associazione (R)esistenza Anticamorra e nel 2012 l’omonima cooperativa sociale. “Penso che sia dal basso che si producano gli anticorpi per contrastare la malapolitica e la camorra – spiega Ciro – mostrando alla gente nuovi modelli di sviluppo e generando una possibilità di scelta. È solo vivendo il territorio che si fa antimafia”. Attraverso l’associazione gestisce anche il fondo rustico Amato Lamberti, bene agricolo confiscato alla camorra sul quale vengono prodotti vino, miele, confetture e birra artigianale secondo la logica dell’agricoltura sociale. Il bene è oggi un punto di riferimento per tutti coloro che resistono alla criminalità organizzata. Nel 2019, Ciro ha pubblicato il libro (R)esistere a Scampia che denuncia le difficili condizioni di vita della periferia napoletana ma che vuole anche mostrare che esiste un’altra faccia della medaglia composta da tutta quella brava gente che non si piega alla camorra. Scrive nel suo libro: “La camorra non è mai entrata in casa mia nonostante l’avessi nel mio stesso palazzo. Non è stato facile da ragazzo sfuggire alle maglie della criminalità, alle lusinghe del guadagno facile. Io ho scelto un’altra strada e come me tanti altri a Scampia. Non ho scelto la strada della camorra e neppure quella della fuga. Ho scelto una terza possibilità, quella di restare e di resistere”.

Angela Buanne, cinquantaquattrenne di Napoli, è stata insignita Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana “per il suo contributo alla causa della sensibilizzazione presso i giovani sul tema della sicurezza stradale e del contrasto all’alcolismo e alle stragi del sabato sera”. Angela è la madre di Livia Barbato, la studentessa dell’Accademia di Belle arti di Napoli deceduta ad appena 20 anni nel luglio 2015 a causa di un incidente mortale provocato dal fidanzato, il quale, in totale stato di ebbrezza, guidò contromano la propria autovettura per diversi chilometri. Nell’impatto frontale avvenuto con un altro veicolo perse la vita anche il conducente dell’auto proveniente dal senso di marcia opposto. La vicenda drammatica di Livia è stata descritta nel racconto Viaggio al centro della notte a cura del giornalista Luca Maurelli che affronta la piaga delle stragi del sabato sera, dell’alcolismo giovanile e dell’abuso di droghe. Grazie al sostegno delle fondazioni Ania ed Exodus, sia Angela Buanne che Luca Maurelli girano le scuole di tutta Italia per incontrare gli studenti e sensibilizzarli sul tema della sicurezza stradale.

La terza cittadina campana insignita Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica italiana “per il suo esempio di forza d’animo e determinazione” è Serena Piccolo, diciottenne di Pomigliano d’Arco, in provincia di Napoli. La giovane è affetta da una rara aplasia midollare e da quasi un anno, su iniziativa della sua famiglia e grazie al sostegno dell’Avis di Sant’Anastasia e dell’associazione Admo, si sono susseguiti numerosi appelli per trovare un donatore compatibile. A giugno scorso, quando Serena era ricoverata presso l’ospedale Bambin Gesù di Roma in attesa del trapianto, in occasione dell’esame di maturità, ha scelto di lasciare il nosocomio romano per sostenere l’esame in presenza presso il suo amato liceo, il Vittorio Imbriani di Pomigliano d’Arco, venendo promossa col massimo dei voti. Serena avrebbe potuto sostenere l’esame a distanza, così come consigliato dai medici, ma ha fortemente voluto farlo di persona, tornando nella sua città natale. In estate, dopo l’esame, la sua storia ha avuto l’epilogo da lieto fine tanto sperato: il 21 agosto, infatti, Serena ha ricevuto finalmente il trapianto di midollo grazie a un donatore tedesco di 25 anni.

Gli altri trentatré cittadini provenienti da tutta Italia che hanno ricevuto le onorificenze dal presidente Mattarella sono: Chiara Amirante, di 54 anni, di Roma; Domiziana Avanzini, di 48 anni, di Trieste; Nazzarena Barboni, di 51 anni, di Camerino (Macerata); Carolina Benetti, di 89 anni, di San Giovanni Lupatoto (Verona); Rachid Berradi, di 45 anni, di Palermo; Nicoletta Cosentino, di 49 anni, di Palermo; Valentina Bonanno, di 30 anni, di Milano; Alma Broccoli, di 92 anni, di Dormelletto (Novara); Laura Bruno, di 91 anni, di Crotone; Enrico Parisi, di 28 anni, di Corigliano-Rossano (Cosenza); don Luigi D’Errico, di 58 anni, di Roma; Aldo Andrea Di Cristofaro, di 77 anni, di Bagnaturo di Pratola (L’Aquila); Vittoria Ferdinandi, di 34 anni, di Perugia; Anna Fiscale, di 32 anni, di Verona; Danilo Galli, di 40 anni, di Roma; Cinzia Grassi, di 62 anni, di Roma; Elisabetta Iannelli, di 52 anni, di Roma; Sara Longhi, di 38 anni e Alfonso Marrazzo, di 36 anni, entrambi di Bologna; Egidio Marchese, di 52 anni, di Aosta; Don Tarcisio Moreschi e Fausta Pina, entrambi di 73 anni e di Brescia; padre Salvatore Morittu, di 74 anni, di Sassari; Valeria Parrini, di 65 anni, di Piombino (Livorno); Immacolata “Titina” Petrosino e Ugo Martino, entrambi di 73 anni e di Isernia; Michela Piccione, di 35 anni, di Sava (Taranto); Enrico Pieri, di 86 anni, di Sant’Anna di Stazzema (Lucca); Christian Plotegher, di 45 anni, di Rovereto (Trento); Fabiano Popia, di 77 anni, di Valsinni (Matera); Giovannella Porzio, di 24 anni, di Torino; Rachele Spolaor, di 25 anni, di Mestre (Venezia) e infine Mattia Villardita, di 27 anni, di Savona.
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