Un lungo applauso dal centro di controllo ha accompagnato l’arrivo su Marte del quinto Rover della Nasa, il quale ha già inviato a Terra le prime immagini riprese poco prima di toccare il suolo. Nello stesso giorno, i pentastellati hanno espulso altri quaranta deputati dalle loro liste, diventando il più inutile e ininfluente dei movimenti politico-rivoluzionari che mai abbiano occupato le stanze del potere.
Poche ore dopo, mezza Italia è tornata arancione e Borghezio, vezzosamente fasciato di una casacca scollata verde nostalgia (chi di verde si abbiglia di sua beltà si fida, direbbe l’adagio) tenta il suicidio inghiottendo la sacra ampolla ripiena delle acque del sacro Po. “Nostalgia, nostalgia canaglia…”, ripete il prezioso intellettuale mentre rivede le immagini orribili del povero Giorgetti, sculacciato pubblicamente dalle parole del neo-presidente del Consiglio mentre riafferma l’irreversibilità dell’euro e il dovere dell’accoglienza.

This is the day! Giorno fatidico in cui innumerevoli ricorrenze si sommano e rivelano per contrasto la propria reale natura e intima ragione: l’anniversario del “paziente zero” a Codogno! I telegiornali si affannano a creare pathos per una notizia che tutti vorrebbero cancellare dalla memoria, visto che a un anno esatto dal disastro mezzo Paese sta per tornare in zona arancione: la bella Italia affamata di happy hours e di spritz a poco prezzo quanto un cucciolo della mammella materna… Sigh… Eppure l’evento memorabile viene evocato da tutti i tg, rimbalza con l’uso a dir poco sciatto di materiali di repertorio generici e svuotati di senso. Qualcuno afferma di aver intravisto perfino l’utilizzo di un dettaglio di una pietra tombale, davvero, lo giuro. Intanto, Perseverance (mai nome fu più opportuno) raggiunge il pianeta rosso in cerca di un nuovo asilo per le future generazioni, dopo che il pianeta verde sarà collassato con un maestoso peto cosmico. Accadrà, lo so e lo sento. E in testa mi parte quello straziato blues cosmico. Accadrà, mi dico: “Perché Il tempo continua a passare / Gli amici ti voltano le spalle / Continuo ad andare avanti / Ma non capisco mai il perché / Continuo a spingere duramente il sogno / Continuo a provare a renderlo giusto / Attraverso un altro giorno solitario“.
Almeno l’alba è arrivata, tesoro, in una sola notte. Oh, sì, beh, abbiamo salvato il culo grazie alla ricerca scientifica globale. E allora perché continuo a sentire questo morso di angoscia appena sotto lo sterno, quasi all’altezza della bocca dello stomaco? Saranno stati i peperoni dici tu. Allora, ti dico: “Il tempo continua a passare / Gli amici ti voltano le spalle / Continuo ad andare avanti / Ma non capisco mai il perché / Continuo a spingere duramente il sogno… / Attraverso un altro giorno solitario / Almeno l’alba è arrivata“.
Oh sì, babe, Astrazeneca e Pfizer vedono decuplicate le loro quotazioni in borsa e i loro portafogli sobriamente nascosti in conti off-shore della Repubblica Dominicana. Le case farmaceutiche mercanteggiano con i più alti organismi sovranazionali la vendita di un milione di dosi, forse mezzo, forse uno, ecco giusto per il vecchio cavaliere che rischia di tirare le cuoia. La camorra mette le mani sui vaccini e la sonda manda immagini da Marte con un ritardo di undici minuti. Ecco, ci risiamo babe, nemmeno su Marte si può stare sicuri… ‘Sti mezzi non passano mai… Sono più di dieci minuti che canto ‘sto blues malandato e nessuna certezza, Cristo!
“Quindi so che non possiamo avere ragione / E che io non siamo migliorati, tesoro / Ma non posso aiutarti più / Non fa nessuna differenza, tesoro, no, no / È meglio che lo stringa adesso / È meglio che ne abbia bisogno, sì / È meglio che lo usi fino al giorno in cui morirò, / Non aspettarti nessuna risposta, caro / Per quello che so non arrivano con l’età, no, no / Beh, non ti amerò mai meglio di così, tesoro / E loro non ti ameranno mai nel modo giusto / Quindi è meglio che ne approfitti adesso“.
Oh, ma non fa nessuna differenza, tesoro, già sai! Su Marte nessuna risposta ci attende, a parte questo delirante, catastrofico Kozmic Blues!
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