Ci sono giorni in cui ci sentiamo più italiani del solito. Oggi è uno di quelli. Il tricolore sarà in campo in due eventi storici, che per ironia del destino si terranno a pochi chilometri di distanza, nella stessa città. Alle 15 (ora di Roma) Matteo Berrettini sfiderà il numero uno del tennis mondiale Novak Djocovic sull’erba di Wimbledon, portando per la prima volta nella storia di questo torneo un italiano in finale. Già questo basterebbe per sentirsi orgogliosi al punto da incollarsi alla TV.
Ma come se non bastasse, stasera alle 21 (ora italiana) saranno gli azzurri di Roberto Mancini a scendere in campo, sempre sull’erba ma stavolta su quella di Wembley, non un semplice stadio di calcio ma un vero e proprio tempio. Si giocheranno la finale dell’Europeo 2020 contro l’Inghilterra, ironicamente padrona di casa in un torneo itinerante già definito dai vertici dell’UEFA un fallimento logistico. I britannici sono a secco di titoli da 55 anni ed i tifosi inglesi saranno almeno 10 volte più numerosi di quelli italiani, a meno che tanti nostri connazionali non abbiano comprato il biglietto direttamente in UK e saranno quindi sugli spalti “sotto mentite spoglie” a cantare ‘Fratelli d’Italia’ a squarciagola.
Riguardo le formazioni che scenderanno in campo, ci sono pochi dubbi. Il CT dovrebbe confermare (per la prima volta in questo Europeo) la stessa formazione dell’ultima gara. Qualche dubbio restava solo riguardo l’attacco, dove i bene informati ipotizzavano il falso nueve al posto di Immobile. Una mossa forse ipotizzata per togliere qualche certezza all’allenatore avversario, la stessa che ci aveva creato problemi quando attuata dalla Spagna contro di noi in semi-finale. Alla fine però il bomber della Lazio dovrebbe scendere in campo da titolare insieme a Insigne e Chiesa a formare il tridente, alle spalle del quale opererà Jorginho insieme a Barella e Verratti. La linea difensiva sarà composta dalla inossidabile coppia centrale Bonucci-Chiellini, con Di Lorenzo a destra e Emerson Palmieri a sinistra, vista l’indisponibilità di Spinazzola, fresco d’intervento al tendine d’Achille e presente in tribuna per tifare con i supporter azzurri. Tra gli inglesi invece l’unico indisponibile dovrebbe essere Phil Foden, fermato da problemi fisici.
Ecco quindi le probabili formazioni:
Italia (4-3-3) Donnarumma; Di Lorenzo, Bonucci, Chiellini, Emerson; Barella, Jorginho, Verratti; Chiesa, Immobile, Insigne
Inghilterra (4-2-3-1) Pickford; Walker, Stones, Maguire, Shaw; Rice, Phillips; Saka, Mount, Sterling; Kane
Questione diretta TV. Un tema non banale per il pericolo di spoiler da parte del vicino di casa. Sarà una cosiddetta partita nella partita, a causa dei ritardi nelle trasmissioni. Cerchiamo di capirci meglio. Il dilemma è: Rai oppure Sky? È chiaro che ognuno ha le proprie preferenze in termini di stile e qualità video; ma esiste un problema concreto di ritardo del segnale di Sky (pochi secondi a dir la verità) rispetto a quello della TV di Stato. Il rischio spoiler da parte del vicino, per un evento così universale, in cui tutti saranno davanti allo schermo e con il volume al massimo, è davvero dietro l’angolo. Il dato tecnico è semplice: il segnale satellitare arriva dopo quello terrestre, un paio di secondi dopo. Sufficienti però a togliere al tifoso il piacere del gol. Per esempio, il dibattito era già partito nella partita inaugurale della competizione, quando diversi tifosi – spettatori Sky – sui social avevano scritto di aver sentito l’urlo per il gol di Immobile contro la Turchia quando loro erano ancora dubbiosi sull’esito del tiro di Spinazzola.
L’augurio è comunque che, qualunque piattaforma scelgano, i tifosi italiani possano impazzire di gioia ed urlare tante volte nel corso della gara, oltre che nel momento del triplice fischio finale.