Università, via libera alla doppia laurea: ci si potrà iscrivere a due facoltà
Approvato in via definitiva il disegno di legge che consente di iscriversi a due diversi corsi di laurea contemporaneamente. L’adozione forse già dal prossimo anno accademico.
L’aula del Senato ha approvato, in via definitiva, il disegno di legge che introduce la possibilità di iscrizione contemporanea a due diversi corsi di laurea. Il provvedimento ha avuto 178 voti favorevoli, 5 contrari e 4 astensioni. “Un grande risultato che consente al nostro Paese di fare un passo in avanti nella formazione universitaria, in linea con il contesto internazionale”, ha commentato il ministro dell’Università e della ricerca, Maria Cristina Messa.
Tecnicamente, sarà quindi possibile: l’iscrizione contemporanea a due corsi di laurea, di laurea magistrale o di master, anche presso più università, scuole o istituti superiori a ordinamento speciale; a un corso di laurea o di laurea magistrale e un corso di master, di dottorato di ricerca o di specializzazione, ad eccezione dei corsi di specializzazione medica; a un corso di dottorato di ricerca o di master e un corso di specializzazione medica. Le iscrizioni contemporanee sono consentite presso istituzioni sia italiane che estere.
Uniche due eccezioni: non sarà consentita la doppia iscrizione contemporanea allo stesso corso di laurea, di laurea magistrale o di master. E non ci si potrà iscrivere a due dottorati contemporaneamente. Sarà possibile la doppia iscrizione anche a corsi che prevedono il numero chiuso: ma in questo caso per definire i criteri si rimanda a un regolamento che dovrà essere approvato entro tre mesi.
Anche gli studenti dei conservatori e delle accademie di belle arti non dovranno più scegliere tra la loro vocazione artistica e un altro percorso universitario. La legge n. 240 del 2010 (all’articolo 29, comma 21) aveva già autorizzato la contemporanea iscrizione a corsi di studio universitari e a corsi di studio presso alcune istituzioni dell’AFAM, vale a dire i conservatori di musica, gli istituti musicali pareggiati e l’Accademia nazionale di danza. Fino ad oggi, però, questa facoltà è rimasta limitata e soggetta a condizioni e vincoli che ne hanno ridotto significativamente la portata. L’articolo 2 del provvedimento approvato oggi toglie queste condizioni e vincoli e assicura alle istituzioni AFAM una perfetta corrispondenza e sintonia con quanto previsto per le università.
“Da oggi ognuno sarà più libero di costruirsi un percorso più attento alle proprie aspettative ed esigenze – spiega L’On. Alessandro Fusacchia, relatore della legge – E anche più in linea con gli altri Paesi europei, che riconoscono agli studenti la facoltà di iscriversi contemporaneamente a più di un corso di studio. Finora il divieto di doppia iscrizioneimpediva agli atenei italiani di stringere accordi con altri atenei per il rilascio di titoli congiunti, mentre potevano accordarsi per lo stesso fine con atenei stranieri per definire corsi di studio integrati che culminano nel rilascio di un titolo «congiunto» (joint degree) o di un «doppio» titolo (double degree)”.
Adesso “in calendario 3 priorità”, – aggiunge Fusacchia – “Primo, Dovremo far sì che l’attuazione della legge proceda spedital’idea è di renderla possibile già dal prossimo anno accademico. Secondo, servirà lavorare sull’esonero dal pagamento delle tasse universitarie per chi è sotto la soglia ISEE: nessuno studente meritevole dovrà rinunciare alla doppia iscrizione per ragioni economiche. Infine, l’orientamento. Potersi iscrivere a due lauree vuole dire scegliere di più, e serve che le università siano più presenti nelle scuole, non solo per informare ma per far fare agli studenti esperienze che aiutino a capire come proseguire nei percorsi di studio”.
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