Aveva costretto un minore di appena 14 anni a lanciare una bomba molotov contro il bersaglio e a consegnare alla vittima una testa di maiale sgozzata, il tutto a scopo intimidatorio. Questa mattina i carabinieri della compagnia di Sorrento hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Torre Annunziata nei confronti di un imprenditore di Vico Equense, di 38 anni, già detenuto per altri motivi nel carcere di Poggioreale.
Il trentottenne è gravemente indiziato per aver indotto il ragazzino quattordicenne a dare alle fiamme l’autovettura del titolare di un’autofficina meccanica, con l’ausilio di una molotov fabbricata illegalmente da lui stesso. Ma l’azione criminale dell’imprenditore non si sarebbe fermata qui, infatti l’uomo avrebbe costretto nuovamente lo stesso ragazzino a depositare una testa di maiale sgozzata all’interno di un cantiere, allo scopo di intimidire il titolare dell’impresa edile che stava svolgendo alcuni lavori di manutenzione all’interno di un bene immobile. Le indagini dei carabinieri si sono concentrate nel collegare i due eventi delittuosi a scopo chiaramente intimidatorio verificatisi entrambi a Vico Equense, in Penisola Sorrentina, lo scorso mese di ottobre.

Gli accertamenti svolti in loco, le testimonianze raccolte e le immagini visionate grazie all’ausilio delle telecamere di sorveglianza hanno permesso agli inquirenti di ricostruire le azioni ritorsive, riuscendo al contempo a individuare e identificare l’autore materiale dei gesti criminali, che era un ragazzino. Il giovanissimo, raggiunto dalle forze dell’ordine, ha così confessato ai militari di essere stato costretto dall’imprenditore trentottenne a commettere i reati descritti, minacciandolo qualora si fosse rifiutato di eseguire gli ordini. Raccolti tutti gli indizi che hanno incastrato l’uomo quale mandante di tali atti criminali, nei confronti dello stesso è stata notificata stamane la misura d’arresto.
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