A Napoli il controvertice di “Paese Reale” su pace, reddito e Mezzogiorno
Il 19 ottobre si terrà all'ex Asilo Filangieri di Napoli l'evento organizzato da "Paese Reale" dal titolo "'Cca nisciuno è fesso". Ospiti l'ex sindaco partenopeo Luigi De Magistris, il giornalista Marco Esposito, l'economista Emiliano Brancaccio, lo storico Francesco Dall'Aglio e l'esperto di politica estera Roberto Iannuzzi
È con la famosa e proverbiale frase di Totò “‘Cca nisciuno e fesso” – resa di nuovo celebre dall’allenatore del Napoli Antonio Conte durante la conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Como vinta 3-1 dagli azzurri – che sarà intitolata l’interessante iniziativa che il movimento politico-culturale Paese Reale ha organizzato nel capoluogo campano nella giornata del 19 Ottobre. Un titolo che è già una dichiarazione d’intenti: “Non siamo ingenui, e abbiamo ben chiaro il prezzo che la società sta pagando“.
L’evento, che si svolgerà sabato pomeriggio presso l’ex Asilo Filangieri, laboratorio sociale situato in Vico Giuseppe Maffei 4, nel cuore del centro storico della città partenopea, si terrà parallelamente al vertice del G7 della Difesa. Se da un lato dunque, i più importanti capi politici e militari del pianeta, tra i principali responsabili dei conflitti che insanguinano il mondo, si riuniranno in un summit blindatissimo a Palazzo Reale che per l’occasione sarà deserto e inaccessibile; la Napoli vera, quella che parla la voce del popolo e della gente comune, dei cittadini, dei lavoratori, dei precari, dei disoccupati, degli studenti, si darà appuntamento nello spazio autogestito per dare vita a un vero e proprio controvertice per discutere di pace e del futuro del Mezzogiorno.
I TEMI
Pace, è ormai una parola scomparsa dal dibattito pubblico e i media sembrano averla cancellata dal vocabolario. Eppure rappresenta l’unica soluzione alle guerre in corso, da quella russo-ucraina al conflitto in Medio Oriente. Due conflitti che rischiano di allargarsi ogni giorno, agitando lo spettro di una nuova guerra mondiale sostenuta da una narrazione tossica che vedrebbe l’Occidente contrapporsi ai Paesi non allineati, descritti dalla propaganda bellica come “l’asse del male” e una “minaccia per l’umanità”. Una visione atlantista, manichea e semplicistica che ignora complessità, sfumature e stratificazioni soprattutto del Mondo Arabo, e che nasconde in realtà un approccio etnocentrico che si nutre pericolosamente di suprematismo, neocolonialismo, razzismo e islamofobia. Le guerre non scoppiano mai per puro caso: dietro ogni causus belli si celano precisi interessi economici, strategici e geopolitici camuffati dal cosiddetto “scontro tra civiltà”, una dicotomia che nel mondo multipolare è priva di senso e che funge da specchietto per le allodole.
É inoltre necessario ribadire un dettaglio non da poco, ossia che sono proprio le guerre e i conflitti – spesso causati dai Paesi Occidentali – assieme alla povertà e ai cambiamenti climatici, a provocare enormi esodi di persone in fuga dai loro Paesi d’origine, e che sono alla base del drammatico fenomeno dell’immigrazione. Al frastuono delle armi bisogna dunque necessariamente contrapporre la diplomazia e il dialogo – così come sottolineato anche da Papa Francesco nel suo ultimo appello per la pace – in quanto unici strumenti efficaci per la risoluzione pacifica dei conflitti. É solo in questo modo che si può davvero costruire un futuro senza più morti né vittime innocenti, né sotto il fuoco delle bombe prodotte dagli stessi Paesi Occidentali, esportatori più di morte che di “democrazia” e di “diritti”, né sotto le acque del Mediterraneo.
Altro tema “caldo” affrontato durante il controvertice napoletano sarà quello dell’autonomia differenziata, con la quale il Governo Meloni vorrebbe ricattare e mettere in ginocchio le regioni del Mezzogiorno le quali si ritroverebbero ben presto a non avere più le risorse necessarie per la gestione e il mantenimento della sanitàpubblica, del welfare e dei servizi essenziali. Si tratterebbe dell’ennesimo colpo mortale alla sanità campana – già moribonda – che priverà migliaia di cittadini del diritto alla salute. Una riforma scellerata che dovrà essere rispedita al mittente e a chi vuole vedere Napoli e il Sud affondare. Ma attenzione, “‘cca nisciuno è fesso” come ci ricorda il titolo dell’iniziativa: la riforma voluta dal Govero potrà essere fermata, e la stagione referendaria che presto si aprirà, sarà la chiave per invertire la rotta.
Spazio, nel dibattito, anche al tema del reddito di cittadinanza, il quale ha rappresentato una vera e propria boccata d’ossigeno per migliaia di famiglie in difficoltà in un Paese in cui i costi della crisi economica ed energetica si fanno sentire sempre di più. Eppure il Governo non ci ha pensato due volte a cancellare questo importante sussidio sociale. Nel frattempo, mentre i potenti della terra si arricchiscono oltre ogni misura e si fanno la guerra tra loro, i costi della crisi e delle spese militari si abbattono come un uragano sui cittadini. E anche in questo caso, come direbbe il grande principe della risata Totò: “E io pago!”. Ebbene è arrivato il momento di affermare con coraggio e chiarezza che cittadini e lavoratori vadano sostenuti con l’introduzione del reddito di base e del salario minimo, come avviene nei Paesi civili. Si tratta di misure essenziali, che consentirebbero di vivere una vita dignitosa, perciò è necessario che vengano riconosciuti come diritti fondamentali, per far sì che nessuno più sia più sfruttato o ricattato e per dissinnescare un altro meccanismo pericoloso: quello della “guerra tra poveri”.
IL PROGRAMMA
Quelli appena menzionati saranno i principali temi affrontati durante l’iniziativa pubblica organizzata da Paese Reale a Napoli, con un programma che si articolerà, nell’arco del pomeriggio di sabato, in duemomenti distinti ma coerenti.
Il primo appuntamento si svolgerà alle 14:00 e vedrà come protagonisti, in un faccia a faccia, l’ex magistrato e sindaco di Napoli Luigi De Magistris e il noto giornalista, editorialista ed esperto di Meridione Marco Esposito, tra le firme più importanti del giornalismo italiano. A moderare l’incontro ci sarà Camilla De Simone, giovane attivista di Paese Reale. Durante il talk si parlerà soprattutto di Sud e della nuova questione meridionale, con un focus interessante sui rischi dell’autonomia differenziata nonché sulla battaglia da condurre per il reddito.
Il secondo appuntamento, in programma alle 15:30, sarà incentrato sulla politica internazionale, per dare una lettura realistica e razionale su quello che sta accadendo a livello globale. Al dibattito, che dal Sud Italia rivolgerà lo sguardo verso il mondo, interverranno il prof. Emiliano Brancaccio, accademico di fama internazionale già docente di Economia Politica presso l’Università degli Studi del Sannio; il ricercatore Francesco Dall’Aglio, storico dell’Europa Orientale ed esperto di questioni strategico-militari; e Roberto Iannuzzi, analista di politica internazionale ed esperto di Medio Oriente. Interverrà inoltre l’attivista per i diritti umani Omar Süleyman in rappresentanza della Comunità Palestinese. Modererà l’iniziativa Fabio Perrone di Paese Reale.
INFORMAZIONI
Durante l’evento sarà allestita una piccola libreria presso la quale sarà possibile acquistare alcuni dei più interessanti titoli incentrati sui temi dell’attualità politica e sociale, compresi quelli affrontati durante il controvertice napoletano. L’accesso all’evento è libero e gratuito. Per aggiornamenti e maggiori informazioni è possibile seguire le pagine ufficiali Facebook (clicca qui), Instagram (clicca qui), X (clicca qui) e TikTok (clicca qui) degli organizzatori. Paese Reale è inoltre raggiungibile al sito internet www.paesereale.it e contattabile via e-mail all’indirizzoinfo@paesereale.it. ‘Cca nisciuno è fesso, e a Napule ‘o sapimme buono…
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