Dopo oltre un anno e mezzo di chiusura, esattamente dall’inizio dello scoppio della pandemia, riapre finalmente al pubblico il “Gabinetto segreto” al Museo archeologico nazionale di Napoli. Le sale della sezione erotica del Mann, a partire da oggi, saranno integralmente visitabili e accessibili a gruppi di otto visitatori alla volta, nel rispetto delle misure di sicurezza anti-Covid. La collezione, unica al mondo per il suo genere, conta ben 250 reperti tra oggetti, affreschi, arredamenti e suppellettili a sfondo erotico ritrovati durante gli scavi effettuati tra le rovine di Pompei, di Ercolano e dell’antica Stabiae.
“Si tratta di un dono simbolico che abbiamo voluto restituire ai napoletani e ai visitatori i quali, durante il mese di agosto, hanno deciso di rimanere e di visitare Napoli e le sue bellezze archeologiche”, afferma Paolo Giulierini, direttore del Mann. La meravigliosa sezione sull’erotismo e sulla sessualità ai tempi dell’Antica Roma sarà visitabile ogni giorno, dalle ore 9:00 alle 14:00, tranne il martedì, giornata di chiusura del museo. Il sito museale, così come sottolinea Giulierini, resterà aperto, in via del tutto eccezionale, anche nella giornata di Ferragosto, antica festività pagana nota nell’antichità come Feriae Augusti, la quale venne istituita più di duemila anni fa, nel 18 a. C. per la precisione, dall’imperatore romano Augusto.

Ma non è tutto qui: coloro che decideranno di fare visita al museo in questa settimana potranno ammirare la mostra Gladiatori, con oltre 160 reperti provenienti da tutta Europa che illustrano in maniera dettagliata quello che fu appunto l’eroico e cruento mondo dei combattenti romani. La spettacolare mostra allestita nell’imponente Salone della Meridiana è stata anche descritta recentemente in un servizio speciale andato in onda nel corso della trasmissione televisiva Superquark condotta da Piero e Alberto Angela. Da non perdere, per gli appassionati della mitologia e delle illustrazioni, la mostra Moebius. Alla ricerca del tempo, percorso espositivo dedicato ai disegni di Jean Giraud, in arte Moebius, considerato tra i padri indiscussi del fumetto moderno. Di recente è stato inaugurato anche l’allestimento La piana campana, terra senza confini: un viaggio temporale indietro nel tempo composto da ottocento reperti, gran parte inediti, che raccontano usi e costumi delle antiche popolazioni che hanno abitato la Campania dall’età del bronzo fino al III secolo a. C.
Nel museo sono previsti anche spazi dedicati all’arte per i più piccoli. Nel braccio nuovo del Mann, impostata sull’imparare giocando, è infatti stata allestita l’esposizione Gladiatorimania, mentre nella Saletta Ambassador sarà in mostra l’installazione artistica Gladiatori di carta a cura di Sara Lovari e Mauro Maurizio Palumbo. Tra le sale della Collezione Farnese invece, gli appassionati di arte contemporanea potranno ammirare le opere di Sasha Vinci nell’esposizione Possibile politica pubblica mentre fino al 30 settembre sarà esposta la retrospettiva Leib_corpo vivente realizzata da Danilo Ambrosino. Il Mann e l’archeologia, dunque, non vanno in vacanza e si accingono ad accogliere a braccia aperte curiosi e visitatori anche nel pieno della stagione stiva.

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