È stato ufficializzato il calendario per l’anno scolastico 2020-2021 in Campania: la giunta regionale ha approvato le date di inizio e fine delle attività nelle aule degli istituti campani, dove la campanella suonerà per la prima volta il prossimo 14 settembre e le lezioni avranno termine il 5 giugno. In totale, le giornate di attività didattica nelle classi saranno quindi 203, ridotte a 202 nel caso che la festività per il santo patrono locale dovesse ricadere in un giorno di frequenza. Per quanto riguarda le scuole dell’infanzia, le attività educative termineranno mercoledì 30 giugno. Questo il calendario delle festività nazionali fissate dalla normativa statale:
- 1 novembre, Festa di tutti i Santi
- 8 dicembre, Immacolata concezione
- 25 dicembre, Natale
- 26 dicembre, Santo Stefano
- 1 gennaio, Capodanno
- 6 gennaio, Epifania
- Lunedì in Albis
- 25 aprile, Anniversazio della Liberazione
- 1 maggio, Festa del Lavoro
- 2 giugno, Festa nazionale della Repubblica
- Festa del locale Santo Patrono
Contestualmente, le attività didattiche saranno quindi sospese anche durante i seguenti periodi:
- 2 novembre, commemorazione dei defunti
- 7 dicembre, ponte dell’Immacolata
- 23 e 24 dicembre, dal 28 al 31 dicembre e dal 2 al 5 gennaio, vacanze natalizie
- 15 e 16 febbraio, lunedì e martedì di Carnevale
- dal 1 al 3 aprile e 6 aprile, festività pasquali
Sono inoltre state confermate le celebrazioni del 27 gennaio, del 10 febbraio e del 19 marzo. “La nomina di Domenico Arcuri a commissario all’emergenza scolastica – ha dichiarato Lucia Fortini, assessore regionale all’Istruzione, Politiche Sociali e Giovanili – ci ha fatto tornare sui nostri passi e con un atto di responsabilità, e con il pieno accordo dei sindacati, abbiamo scelto di uniformarci alla data di inizio dell’anno scolastico decisa da gran parte delle altre Regioni. L’apertura differenziata per la Campania al 24 settembre, cioè ad operazioni di voto concluse, che avevamo ipotizzato per evitare ulteriori difficoltà al mondo della scuola, avrebbe a questo punto potuto creare disagi per quanto riguarda la fornitura dei banchi singoli e l’avvio del programma di screening sul personale docente e non docente che si è deciso di avviare su base nazionale”.
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