L’International Agency for Research on Cancer (Iarc), l’agenzia dell’Oms specializzata nella ricerca sul cancro, potrebbe presto classificare il dolcificante aspartame come “possibile cancerogeno per l’uomo”. A riportarlo è la Reuters che cita fonti informate, ma al momento non si hanno conferme ufficiali. L’aspartame è uno dei dolcificanti artificiali più comuni presenti sul mercato, utilizzato soprattutto in prodotti come le bibite light e le gomme da masticare.
La valutazione dell’IARC ha l’obiettivo di determinare se una sostanza rappresenta un potenziale pericolo, basandosi su tutte le prove scientifiche disponibili. Non tiene conto della quantità di un prodotto che una persona può tranquillamente consumare. Questo significa che non viene indicata la quantità di aspartame che può essere consumata senza rischi, un dettaglio non da poco considerato che molto spesso eventuali effetti dannosi possono derivare da un uso eccessivo delle sostanze esaminate. È importante sottolineare che ad oggi nessuno studio ha dimostrato in modo inequivocabile che i dolcificanti siano correlati ad un aumento del rischio di cancro. Nel 1981, il comitato congiunto dell’OMS e dell’Organizzazione per l’agricoltura e l’alimentazione (JECFA) aveva classificato l’aspartame come sicuro se assunto entro i limiti giornalieri raccomandati.
L’IARC classifica le sostanze in quattro categorie:
- cancerogene per l’uomo (gruppo 1);
- probabili cancerogeni (gruppo 2A);
- possibili cancerogeni (gruppo 2B);
- e non classificabili come cancerogeni (gruppo 3).
Se la valutazione dell’IARC dovesse procedere come riportato da Reuters, l’aspartame rientrerebbe nel gruppo 2B.
Negli anni sono stati condotti diversi studi sull’aspartame. Nel 2022, uno studio osservazionale francese pubblicato su Plos Medicine ha riportato un leggero aumento del rischio di sviluppare alcuni tipi di tumore tra le 110.000 persone coinvolte che consumavano dolcificanti, compreso l’aspartame. Tuttavia, è importante sottolineare che questa conclusione si basa su un’associazione statistica tra due variabili e non su una relazione di causa-effetto. Numerose altre ricerche sono state condotte nel corso degli anni sull’aspartame e i dolcificanti in generale, ma finora non è stato dimostrato in modo inequivocabile che siano correlati ad un aumento del rischio di cancro.
La reazione delle aziende produttrice
L’Isa (l’Associazione Internazionale dei Dolcificanti) nutre serie preoccupazioni per le speculazioni preliminari sull’opinione dell’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro che potrebbero fuorviare i consumatori sulla sicurezza dell’aspartame. L’aspartame, spiega Frances Hunt-Wood, segretario generale Isa, “è uno degli ingredienti più studiati nella storia, con oltre 90 agenzie per la sicurezza alimentare in tutto il mondo che ne dichiarano la sicurezza, inclusa l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, che ha condotto la più completa valutazione della sicurezza dell’aspartame fino ad oggi”.