Le associazioni ambientaliste di Aversa hanno denunciato pubblicamente quelli che, secondo loro, sono i grossolani errori compiuti dall’amministrazione comunale Golia nel dare ordine di esecuzione alla manutenzione del verde pubblico. Per le associazioni, infatti, molti alberi presenti in città, che oltre ad avere scopo ornamentale servono principalmente a ridurre l’impatto dell’inquinamento al fine di rendere l’aria di Aversa più salubre, sono stati letteralmente compromessi da interventi di potatura non solo sbagliati e obsoleti, ma totalmente fuori stagione.
L’agronomo Eduardo Ucciero, tra i massimi esperti ad Aversa nel settore della salvaguardia dell’ambiente e del verde pubblico, afferma: “Le potature effettuate dal Comune di Aversa dette ‘a capitozzo’ sono estremamente pericolose per gli alberi, in particolar modo per i lecci, che hanno bisogno di trattamenti specifici essendo piante molto delicate”. L’esperto aversano ha poi continuato: “Queste potature provocano infatti ferite molto profonde all’interno della corteccia degli alberi facilitando la diffusione di agenti patogeni molto virulenti, capaci di compromettere la salute e la resistenza degli alberi, i quali verrebbero indeboliti e resi pericolosi in caso di intemperie”.
Una situazione analoga che si è già presentata in occasione della potatura dei lecci storici presenti nel parco Pozzi, che sono stati compromessi in modo irreversibile. Stando alla denuncia delle associazioni ambientaliste, inoltre, questi tipi di interventi sarebbero in aperto contrasto con la normativa vigente, ed esattamente con il decreto del 10 marzo 2020 del ministero dell’Ambiente, che chiarisce in maniera univoca gli interventi di manutenzione del verde pubblico volti alla tutela ambientale nei centri urbani. Tali interventi sono stati inoltre compiuti in periodo di nidificazione degli uccelli, nella seconda decade di aprile, impedendone così i regolari flussi migratori, mentre per legge si sarebbero dovuti eseguire nel mese di marzo.
Le associazioni ambientaliste locali, al cui appello hanno aderito anche il Wwf, il Fondo ambiente italiano, l’Archeoclub e i ragazzi del Freeday for future, guidati dalla giovane attivista ambientale Greta Thunberg, hanno chiesto spiegazioni all’amministrazione Golia e hanno invitato il sindaco e il neoassessore all’ambiente Elena Caterino ad affidare gli interventi di potatura ad aziende qualificate. Gli ambientalisti hanno invitato il primo cittadino di Aversa ad identificare anche la figura di un consulente agronomo che si occupi del verde pubblico. Si tratta infatti di una questione urgente non più rimandabile, dato che riguarda la tutela dell’ambiente nella città di Aversa.