In seguito alla pubblicazione delle normative previste dal Dpcm 9 marzo 2020 denominato “Io resto a casa” ed emanato dalla presidenza del Consiglio dei Ministri al fine di contrastare il contagio da Coronavirus su tutto il territorio nazionale, abbiamo ritenuto utile pubblicare un vademecum con le indicazioni, gli obblighi e i divieti da rispettare previsti dal suddetto decreto. Abbiamo inoltre lanciato dalle pagine della nostra testata la campagna “Stammece a casa” al fine di sensibilizzare cittadini e lettori ad assumere comportamenti corretti e responsabili.
Innanzitutto non esisteranno più “zone rosse”: tutta l’Italia è stata ritenuta “zona protetta” al fine di limitare e prevenire il più possibile ogni diffusione del Coronavirus. Il decreto d’urgenza sarà valido fino al 3 aprile salvo nuovi aggiornamenti e prevede l’assunzione da parte dei cittadini di comportamenti efficaci per tutelare la salute e la sicurezza di tutti. Il decreto sancisce inoltre una stretta necessaria per tutti quegli spostamenti non necessari da parte dei cittadini al di fuori delle loro abitazioni. Andiamo a vedere dunque punto per punto le regole da seguire per limitare la diffusione del Coronavirus.
SPOSTAMENTI E COMPORTAMENTI
Tutti gli spostamenti non necessari sono vietati. Si può uscire per andare al lavoro, per fare la spesa e comprare beni di prima necessità, per questioni di salute come andare dal medico o in farmacia e si possono andare a trovare anziani o parenti malati qualora questi non fossero autosufficienti o avessero bisogno di aiuto. Si possono portare gli animali domestici a fare i loro bisogni e si può fare comunque attività sportiva all’aperto a patto che non sia di gruppo. Ci si può dunque muovere liberamente da un Comune all’altro per i motivi sopra citati e mantenendo sempre la distanza di sicurezza di un metro. Esercizi commerciali che non potranno assicurare il rispetto della distanza di sicurezza e con maggiori rischi di tipo igienico-sanitario come parrucchieri, barbieri, centri estetici, centri termali e centri benessere dovranno restare chiusi fino al 3 aprile in ottemperanza all’ultimo decreto emanato dalla Regione Campania. Inoltre, sempre nel rispetto delle disposizioni regionali vengono vietate fiere e mercati ed evitate le consegne a domicilio.
Le forze dell’ordine avranno il compito di far rispettare le indicazioni e di sanzionare i comportamenti illeciti. Chi ha necessità di uscire da casa per recarsi in un altro Comune dovrà dimostrarlo esibendo l’autocertificazione di spostamento (scaricabile qui). I cittadini che trasgrediranno le disposizioni indicate dal decreto verranno puniti severamente ai sensi degli art. 650 e 452 del Codice penale: le sanzioni saranno di diverse centinaia di euro e nei casi più gravi saranno previsti l’arresto e la reclusione da 3 mesi a 12 anni. Porti, aeroporti e stazioni restano aperti con i dovuti controlli di sicurezza; il trasporto pubblico è regolarmente funzionante e si raccomanda il rispetto delle norme igienico-sanitarie e della distanza di sicurezza. Chi infine rientra dalle zone ad alto rischio di contagio ha l’obbligo di comunicarlo alle istituzioni e mettersi in autoquarantena, mentre chi manifesta sintomi influenzali ha il divieto assoluto di uscire di casa avvisando immediatamente il proprio medico curante con l’obbligo di non recarsi presso ospedali, pronto soccorso, ambulatori e studi medici. I malati, gli anziani, i soggetti a rischio e tutti coloro che sono in contatto con i contagiati da Coronavirus devono usare mascherine e dispositivi di protezione individuale.
COMMERCIO E UFFICI
Tutte le attività commerciali restano aperte al pubblico, come i negozi di pubblica utilità, di generi alimentari e gli uffici pubblici, dunque ogni “assalto” a negozi e supermercati è immotivato e pericoloso in quanto non farebbe altro che contribuire alla diffusione del Coronavirus. Bar e locali dediti alla ristorazione resteranno chiusi. Nei supermercati potrà entrare solo una persona per fare la spesa e non si potrà superare un determinato numero di persone, al fine di evitare code e assembramenti. Il trasporto su merci e ogni tipo di consegna proseguiranno regolarmente su tutto il territorio nazionale assicurando l’approvvigionamento di tutte le merci compresi i generi alimentari. Anche gli uffici pubblici resteranno aperti rispettando rigidamente le norme precauzionali e, onde evitare code agli sportelli, si invitano i cittadini ad utilizzare gli strumenti informatici e i servizi on-line messi a disposizione dalla Pubblica amministrazione. Tutte le attività agricole si svolgeranno regolarmente e senza restrizioni, così come tutte le attività produttive rispettando le regole e favorendo maggiormente lo smart working dove possibile.
SCUOLE E UNIVERSITÀ
L’attività scolastica di ogni ordine e grado è sospesa fino al 3 aprile con la possibilità di svolgere attività didattica a distanza. La chiusura riguarda anche asili nido e ludoteche. Anche le università, le accademie, i master e i corsi di formazione sono sospesi fino al 3 aprile. Si potranno invece svolgere attività formative a distanza e si terranno regolarmente sedute d’esame e sessioni di laurea a patto che vengano rispettate le misure di sicurezza già previste nel Dcpm del 4 marzo. Non sono sospese le attività di ricerca, né il ricevimento studenti e nemmeno i corsi di dottorato e i laboratori, fermo restando le disposizioni specifiche dei singoli Atenei al fine di svolgere regolarmente le attività di routine nel pieno rispetto delle disposizioni ministeriali. Dalla sospensione sono inoltre esclusi i corsi post-universitari connessi all’esercizio delle professioni sanitarie inclusi quelli per i medici in formazione specialistica, nonché le attività di stage e tirocinio inerenti alle professioni dell’area medica e sanitaria. Per quanto riguarda gli studenti in Erasmus, saranno valide le indicazioni emesse dalle istituzioni europee in materia di prevenzione e contenimento dell’emergenza.
INTRATTENIMENTO, RELIGIONE E TURISMO
Musei, teatri e cinema resteranno chiusi fino al 3 aprile. Sono pertanto sospese tutte le manifestazioni a carattere culturale, ricreativo, musicale, ludico e sportivo, festeggiamenti compresi, sia in luoghi pubblici sia privati, in ambienti chiusi o all’aperto. Il divieto comprende scuole di ballo, sale giochi, centri scommesse, sale bingo, discoteche e locali notturni: chi non rispetterà tali indicazioni verrà punito severamente. Sono inoltre sospese tutte le cerimonie civili e a carattere religioso, compresi matrimoni, battesimi, comunioni, processioni e funerali. Viene sospesa la celebrazione della messa e di tutti gli altri riti religiosi collettivi. Resteranno pertanto accessibili i luoghi di culto (chiese, sinagoghe, moschee, templi) purché si evitino assembramenti e venga rispettata la distanza di sicurezza. Infine tutti gli spostamenti per ragioni turistiche o di viaggio vanno assolutamente evitati: i turisti sia italiani sia stranieri devono limitare i loro spostamenti e rientrare nei propri luoghi di residenza, domicilio o pernottamento. Le attività alberghiere sono regolarmente assicurate ma con restrizioni così come indicato nelle normative.
Si tratta dunque di una situazione di emergenza nazionale che ci chiama tutti alla responsabilità collettiva e al rispetto delle regole. Il bene della nostra comunità e delle nostre famiglie così come la sicurezza della nostra nazione e del nostro sistema sociale e sanitario sono più importanti di qualsiasi egoismo personale. Una medicina sicuramente amara ma necessaria e più saremo ligi nel rispetto di queste semplici ma efficaci regole, prima usciremo dall’emergenza da Coronavirus e torneremo alla normalità. Il nostro futuro dipende solo da noi per questo stammece a casa!
Segui già la pagina Facebook Il Crivello.it?