Da tempo ormai è molto diffusa la convinzione che eliminare dalla propria dieta i carboidrati sia la scelta migliore per dimagrire. I carboidrati considerati «nemici» della linea, vengono sempre più allontanati dalle nostre tavole e soppiantati dai cibi contenenti proteine: banditi in primis pasta e pane. Ma siamo davvero sicuri che smettere di mangiare questi alimenti sia poi così salutare? La risposta è no. Le diete «low carb» non aiutano a ridurre la massa grassa e se troppo estreme, possono stressare il nostro organismo mettendo a rischio la nostra salute. Scopriamo allora tutte le conseguenze che il corpo e la mente subiscono una volta eliminati del tutto i carboidrati dalla propria alimentazione.

Si ha meno energia : smettere di mangiare carboidrati significa avere meno energia. I carboidrati sono, infatti, la fonte primaria di energia per il corpo ed eliminarli vuol dire non essere più in grado di svolgere al meglio tutte quelle attività sportive che richiedono potenza e resistenza. I carboidrati, quindi, non andrebbero cancellati dalla propria dieta perché sono un modo per avere un’energia subito disponibile e in grado di bruciare i grassi e le proteine.
Si perdono solo liquidi: eliminando i carbs dalla propria alimentazione provocherà un’apparente e repentino dimagrimento, ma bisogna precisare che quello che si perde non mangiando più il pane e la pasta non è il grasso, ma solo i liquidi. Ogni grammo di carboidrati in meno nella dieta equivale infatti a 3 grammi in meno di acqua.
Il cervello si annebbia: smettere di mangiare carboidrati provoca conseguenze negative non solo sul fisico, ma anche sulla mente. Il cervello, infatti, senza carboidrati smette di avere la sua principale fonte di energia e non può fare altro che annebbiarsi. I corpi chetonici che entrano in circolo quando si smette di mangiare i carboidrati sono tossici perché bruciano muscoli e il cervello li usa con fatica provocando conseguenze come le vertigini, la stanchezza continua, insonnia, nausea e alito cattivo.

Rischio stitichezza: un altro rischio in cui si può incorrere smettendo di mangiare carboidrati è la stitichezza. Assumere cereali, specialmente se integrali, è infatti un modo per fare scorte di fibre che aiutano il transito intestinale. La fibra, inoltre, stabilizza il livello di zucchero nel sangue e previene l’obesità. Eliminare del tutto i carboidrati dalla dieta può quindi provocare una mancanza di fibra e, di conseguenza, causare, tra gli altri, anche problemi di stitichezza.
Meno serotonina, più sbalzi d’umore: Mangiare meno carboidrati significa avere meno sintesi di serotonina, il cosiddetto ormone del buonumore; un suo calo può provocare sbalzi d’umore e un giusto livello promuovere invece un senso di sazietà. Essendo poi un mediatore che favorisce il rilassamento, può aiutare a riposare meglio durante la notte. Nelle dovute quantità, diamo dunque il via libera alla pasta anche di sera!
Le diete a basso contenuto di carboidrati, se estremizzate, possono aumentare il rischio cardiovascolare, provocare l’insorgenza di alcuni tumori e arrecare danni a fegato e reni. Senza trascurare poi per gli amanti della linea, “l’effetto yo-yo” ovvero, vedere i chili persi all’inizio con una certa facilità, tornare altrettanto facilmente nel medio e lungo periodo. Per chi desidera perdere peso il consiglio è quello di ridurre le porzioni, seguire lo schema alimentare mediterraneo e incrementare l’attività fisica, senza però rinunciare ad alcun nutriente.
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