Si entra nel vivo della tredicesima edizione del Napoli Teatro Festival Italia, che da domani ospiterà anche la rassegna culturale intitolata Prima, nella quale letteratura, scienza, teatro e filosofia s’incontreranno tra loro, con un denso cartellone di ospiti d’eccezione e artisti musicali nella meravigliosa cornice del Casino della Regina, immerso nel verde del Real Bosco di Capodimonte. La kermesse culturale è composta da sette appuntamenti durante i quali verrà celebrata l’arte dello scrivere e non solo: non mancheranno, infatti, riferimenti al mondo del teatro e della musica, com’è consuetudine per i principali appuntamenti del festival diretto da Ruggero Cappuccio. Prima sarà un incrocio di sguardi molteplici, con gli occhi di scrittori, fotografi, scienziati, musicisti e attori puntati sul mondo che ci circonda, tutti accomunati dall’uso primordiale della parola, sia essa scritta, cantata o rappresentata sotto forma di immagine visiva. Il progetto è curato e ideato dallo scrittore e critico letterario Silvio Perrella ed è coordinato da Brigida Corrado col supporto dell’associazione culturale Vesuvioteatro e durerà fino al 27 luglio.
Sette appuntamenti ricchi di cultura e di musica da non perdere. Così l’ideatore Perrella sulla scelta del nome della rassegna: “Prima, prima di io e prima di tu. Prima come anteriorità. Ne parlarono Vico e Leopardi. Prima, dunque, come il rapporto con gli antenati, ma anche con i primi forgiatori del linguaggio. Prima come i numeri primi, fondatori di lessici e sintassi”. Il critico letterario si sofferma poi sull’idea che ha portato alla nascita della kermesse letteraria: “È pensando allo sterminato pullulare di acque che viene dal prima che ho dato forma alla rassegna di quest’anno. Pensando al contempo a una dimensione spazio-temporale che frantumasse l’idea di una modernità monolitica, che sfocia nella moltitudine, nella pluralità, nella polifonia”. Perrella lancia, infine, un appello di speranza per il dopo-pandemia: “Come già negli anni scorsi, anche quest’anno è stato un incrocio di linguaggi, unendo insieme poesia, musica, fotografia, teatro e scienza. Prima è dunque il ricordo delle nostre origini, come una ricordanza e come un necessario confronto con l’aspra vita ai tempi del virus”.
Domani, martedì, si parte con Nel nome delle prime voci. Ospiti dell’appuntamento letterario saranno lo scrittore e classicista Maurizio Bettini, già direttore del Centro Antropologia e mondo antico dell’Università degli Studi di Siena, e il filologo classico Daniele Ventre, uno tra i massimi esperti di letteratura classica nonché traduttore dei testi di Omero, Virgilio ed Euripide. Il mondo classico s’incontrerà per l’occasione con le melodie primordiali della musicista lucana Caterina Pontrandolfo: le prime voci sono, appunto, quelle letterarie ma anche musicali che si sono sedimentate, dopo secoli, nella cultura contemporanea rimanendo tutt’oggi in vita. Uno spazio fondamentale sarà dedicato alla memoria femminile tramandata dai testi classici e dalla tradizione del canto orale.
Mercoledì sarà la volta di Nel nome di Giacomo Lubrano, poeta e scrittore napoletano del Seicento. Si incontreranno, per l’occasione, Alberto Rollo, scrittore e saggista attualmente impegnato con Mondadori, e l’attore e drammaturgo Mimmo Borrelli. Tra i due si instaurerà una sorta di dialogo dalle sfumature teatrali incentrato sulla figura di uno tra i più importanti scrittori del Seicento ancora troppo sconosciuto ai più, la cui produzione letteraria, fatta di versi e poesie in perfetto stile rococò, rappresenta uno dei punti più alti della letteratura barocca.
Giovedì, quindi, toccherà a Nel nome di Emily Dickinson. L’incontro, tutto al femminile, sarà caratterizzato dalle presenza di donne di scienza e letteratura. Saranno infatti presenti Paola Adamo, ordinaria di Chimica agraria presso l’Università Federico II di Napoli, Simonetta Giordano, docente di Biologia vegetale nello stesso ateneo, Silvia Bre, poetessa e traduttrice, vincitrice di numerosi premi, e Pietra Mattei, scrittrice di testi per il cinema e il teatro. Non tutti sono, infatti, a conoscenza della grande passione per la botanica della poetessa anglosassone la quale, oltre a far germogliare le parole, coltivava un forte amore per piante e fiori. Nel nome di Amedeo Maiuri sarà, invece, il titolo dell’incontro che si terrà venerdì 24. L’archeologo di origini laziali, che condusse per decenni gli scavi di Pompei, Ercolano e Cuma, nutriva una particolare passione per la poesia. Il poeta Claudio Damiani, l’autore teatrale Igor Esposito e il saggista Vincenzo Frungillo esploreranno, dunque, il mito e la poesia antica partendo proprio dall’archeologia e dalle sue suggestioni storiche.
Il giorno successivo è in programma l’incontro Nel nome dei primi nomi, che avrà come ospiti la giornalista e conduttrice Rai Maria Grazia Calandrone, la scrittrice e saggista Sonia Gentili, già docente presso L’Università La Sapienza di Roma, e la poetessa Enza Silvestrini. Al centro del dibattito tra le tre protagoniste ci saranno, appunto, i nomi intesi come matrimoni tra le parole, che danzano tra loro per dare vita al mondo e alla sua rappresentazione in un turbinio di voci e di sensazioni.