Il 7 luglio di ogni anno si festeggia la Giornata Mondiale del Cioccolato, celebrando così il peccato di gola per eccellenza. Ad oggi numerose sono le varietà di cioccolato proposte sul mercato, con abbinamenti di gusto più innovativi di giorno in giorno, che rendono sempre più ardua la scelta di chi vuole concedersi uno strappo alla dieta.
Quali sono le origini del cioccolato? La “dolce” scoperta fu fatta in America circa 1500 anni prima della nascita di Cristo. Inizialmente veniva consumata la polpa cruda dei frutti dell’albero che fu chiamato Theobroma cacao che tradotto dal greco significa cibo degli dei; poi con il tempo si scoprì che tramite la fermentazione e successiva tostatura dei semi si riusciva ad esaltarne il sapore. Bastò poco tempo affinché il cioccolato divenisse il cibo più desiderato tanto da essere utilizzato persino come moneta di scambio.
Con l’aggiunta dello zucchero e della vaniglia all’interno della miscela del cioccolato si ebbe una svolta che lo fece diventare la bevanda (cioccolato fuso) di moda fra le famiglie aristocratiche e che portò alla nascita delle prime cioccolaterie. Da allora sino ad oggi numerosi sono stati i cambiamenti in termini di preparazioni e utilizzo così che il cioccolato è diventato ai giorni nostri l’ingrediente di prima scelta nelle preparazioni dolci e perchè no anche salate, un dolce omaggio da scambiarsi fra innamorati in occasione di ricorrenze come San Valentino o anniversari, il piacere concesso dopo o durante periodi di dieta.
Come si produce? Tutti gli ingredienti vengono mescolati in macchinari dalla forma simile a delle culle ad una temperatura che oscilla fra 80 e 85 gradi. Persa la nota acida, tramite questo processo, si passa al temperaggio in cui le temperature scendono da 50 a 29 gradi favorendo la solidificazione e l’ottenimento delle forme scelte.
Quale cioccolato scegliere date le innumerevoli proposte presenti sul mercato? Se l’intenzione non è quella di seguire il mero gusto ma affiancare il piacere del palato ad una scelta consapevole basta leggere gli ingredienti presenti sulla confezione che si intende acquistare. I primi ingredienti ad essere indicati sono quelli maggiormente presenti in termini di peso. Secondo legge il cioccolato deve contenere almeno il 35% di cacao e il 18% di burro, gli altri ingredienti possono variare in quantità e tipologia. Si va dal cioccolato extra fondente puro al cioccolato fondente semplice (con diverse percentuali), al latte, bianco, gianduja, con nocciole, al pistacchio, con mandorle e via dicendo: citarli tutti diverrebbe un elenco infinito e dunque ad ognuno “il proprio cioccolato“.
La Giornata Mondiale del Cioccolato tuttavia cade in uno dei periodi più caldi dell’anno per cui è bene sottolineare quale sia il miglior metodo di conservazione per preservarne il gusto: va tenuto in un luogo asciutto, al riparo dalla luce ( ecco spiegata in molti casi la copertura in carta stagnola) e ad una temperatura non inferiore ai 12 gradi e non superiore ai 18 gradi. Qualora di osservasse una patina biancastra, magari a seguito di una conservazione non ottimale, non c’è da preoccuparsi in quanto non si tratta di altro che una della cristallizzazione del burro di cacao.
Ultimo ma non per importanza è il valore terapeutico del cioccolato che sin da subito è stato noto tanto che veniva anticamente usato proprio come medicinale. Per beneficiare delle proprietà del cioccolato l’ideale è consumare un prodotto che contenga almeno il 70% di cacao.
Quali organi traggono beneficio dall’assunzione di cioccolato? Per lo più:
- il cuore e i vasi per l’effetto anti-ipertensivo e anche cardiostimolante utile nella prevenzione dell’infarto per il contenuto in teobromina
- il sistema nervoso poichè stimola la produzione della serotonina conosciuta come l’ormone della felicità e contiene anandamide per cui il risultato finale è un effetto antidepressivo
Inoltre noti sono anche gli effetti benefici in merito alla regolazione del ritmo sonno-veglia e per patologie come il diabete dato il contenuto in flavonoidi che contribuiscono a ridurre i livelli di zucchero nel sangue e ad aumentare i livelli di “colesterolo buono“.
Dunque il cioccolato non ci inganna: è un piacere fisico a tutti gli effetti.
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