È stato fermato l’uomo che ha ucciso un 41enne trovato morto dopo diversi colpi di pistola in una vettura a Giugliano, nel Napoletano. Nella giornata di ieri in seguito ad un’attività investigativa che ha coinvolto la Procura della Repubblica di Napoli Nord, il personale della squadra mobile di Napoli e il commissariato della polizia di Stato di Giugliano, è stato eseguito un decreto di fermo del Pubblico Ministero nei confronti di un uomo di 36 anni per l’omicidio di Carmine Fammiano. Gli agenti, giunti in seguito ad una segnalazione al 113, avevano ritrovato il corpo della vittima, colpita da tre proiettili ad una gamba, di cui uno aveva reciso un’arteria, all’interno di un veicolo. Dopo l’acquisizione delle immagini di videosorveglianza e le successive investigazioni si era scoperto che l’omicidio era avvenuto a termite di una lite tra la vittima e un uomo a bordo di un’auto rossa che, dopo aver utilizzato l’arma, si era allontanato velocemente. Grazie alle testimonianze di persone informate sui fatti è stato possibile risalire al colpevole, che alloggiava a Roma, e procedere successivamente all’arresto quando questi ha fatto ritorno a bordo di un’Alfa Romeo verso la propria abitazione per prelevare soldi e denaro: il fermo è avvenuto presso l’area di servizio Tamoil situata a Frignano, in provincia di Caserta. Nel conseguente interrogatorio, l’arrestato ha ammesso di aver sparato alla vittima in seguito a una lite scoppiata per motivi di viabilità.
A inizio luglio, Antimo Giarnieri era stato ucciso con quattro colpi di pistola a Casoria, nel Napoletano, mentre era in compagnia dei suoi amici nella terza traversa di via Castagna. Durante la sparatoria era stato ferito anche un suo amico lì presente, raggiunto da un colpo di pistola al fianco. Entrambi erano stati trasportati all’ospedale San Giovanni Bosco di Napoli, ma per il diciottenne di Casoria non c’era stato nulla da fare. Sul luogo della sparatoria erano stati ritrovati sette bossoli calibro 7,65. Stando alle testimonianze raccolte dai presenti, i sicari si erano avvicinati a bordo di un’automobile ai giovani fermi in strada verso le 22. Dall’auto era sceso uno dei killer che, impugnando una pistola, aveva sparato diversi colpi d’arma da fuoco in direzione di Antimo Giarnieri e dei suoi amici. Il diciottenne era stato raggiunto in pieno da una raffica di proiettili che non gli avevano lasciato scampo, stroncandogli la vita sul colpo.
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