È stata una giornata meravigliosa, all’insegna della pace e della fratellanza tra popoli e culture, quella trascorsa ieri sera nella cittadina di Orta di Atella, in provincia di Caserta. Centinaia di persone, soprattutto giovani, mamme e bambini, sono scesi nelle strade e nelle piazze cittadine riempiendole dei colori e dei simboli della pace e chiedendo a gran voce la fine della guerra e di un conflitto atroce che sta causando migliaia di vittime innocenti in Ucraina. Un lunghissimo corteo colorato e molto partecipato, come non si era mai visto prima nella città dell’Agro atellano, è partito da piazza San Salvatore per poi attraversare le principali strade del centro cittadino. I protagonisti assoluti di questa giornata di pace e di solidarietà sono stati sicuramente i bambini delle scuole i quali reggevano tra le mani bandiere, striscioni e cartelli colorati per chiedere la fine delle violenze e delle ostilità e l’avvio dei negoziati di pace, marciando tutti insieme e intonando cori e slogan contro la guerra. “Vogliamo la pace, no alla guerra!”, è stato il grido cristallino levatosi dalla piazza, una richiesta chiara ai potenti della terra affinché depongano le armi e la smettano di diffondere odio, violenze, distruzione e sofferenza nel mondo.
La marcia pacifista, alla quale hanno preso parte gli studenti degli istituti scolastici ortesi assieme ai loro insegnanti e ai genitori, oltre alle associazioni del territorio, alle autorità religiose, agli esponenti delle istituzioni e a numerosissimi cittadini provenienti da tutto l’Agro atellano, dopo aver attraversato le strade della città tra gli applausi e i saluti dei passanti e delle persone affacciate alle finestre e ai balconi, incuriosite dalle voci e dai cori dei bambini, è poi giunta nella piazza antistante al Municipio atellano, dove i manifestanti si sono raccolti in un unico e solidale abbraccio con il popolo ucraino, vittima di una guerra tanto folle quanto ingiusta. Per l’occasione i ragazzi dell’associazione Go! – Giovani ortesi, già impegnati in questi giorni assieme ad altre associazioni del territorio nella raccolta di beni di prima necessità da inviare e donare ai profughi in fuga dalla guerra, hanno dato vita a un flash-mob durante il quale hanno calato dal tetto della Casa comunale in viale Petrarca un grosso striscione cucito a mano e realizzato apposta per l’evento con i colori dell’arcobaleno e la scritta “Pace”.