È stato identificato il circuito del cervello in grado di spegnere le dipendenze, tra cui anche quella dal tabacco. I ricercatori, indicano il circuito del cervello identificato come promettente snodo terapeutico per nuove cure. A questa conclusione si è giunti partendo dall’osservazione di lesioni che, danneggiando questa rete, hanno portato alla completa guarigione spontanea dei pazienti.
La scoperta, pubblicata sulla rivista “Nature Medicine”, è di un gruppo di studiosi coordinati dagli esperti dell’Università finlandese di Turku, da quelli del Centro Medico Beth Israel Deaconess di Boston e del programma di ricerca interno dell’Istituto Nazionale sull’abuso di sostanze di Baltimora.
I ricercatori, guidati da Juho Joutsa, Khaled Moussawi e Shan Siddiqi, hanno analizzato le scansioni cerebrali di 129 persone dipendenti dal fumo, fatte dopo che questi avevano subito danni cerebrali localizzati. L’analisi ha indicato che, nei 34 pazienti in cui è avvenuta la completa guarigione dalla dipendenza, le lesioni erano tutte riconducibili alla stessa rete cerebrale e che questa era collegata anche alla dipendenza da altre sostanze, come l’alcol. Per identificare le aree del cervello coinvolte in tali meccanismi, si è ricorso quindi alle lesioni causate da traumi, come un ictus, che in rare circostanze hanno portato alla scomparsa delle dipendenze, traducendosi quindi in beneficio terapeutico per il paziente. Nel campo della dipendenza da sostanze, i trattamenti come piccole lesioni praticate per via chirurgica e la stimolazione cerebrale sono già state identificate come alternative terapeutiche promettenti, tuttavia, ad oggi non è ancora ben chiaro il bersaglio verso cui focalizzare queste terapie e ciò purtroppo ha reso marginale e limitante l’efficacia delle stesse.
Gli autori dello studio, quindi, indicano sì il circuito del cervello identificato come promettente bersaglio terapeutico per nuove cure, ma aggiungono che saranno necessarie ulteriori studi e ricerche, in particolare ci si dovrà soffermare sui possibili effetti collaterali di queste terapie.