Incidente mortale sul lavoro accaduto nella giornata di ieri a Cesa, in provincia di Caserta, dove un operaio di soli 33 anni è deceduto dopo essere stato folgorato da una scarica elettrica. Vincenzo Nave, originario di Giugliano in Campania, in provincia di Napoli, si trovava su un’impalcatura durante una consueta giornata di lavoro, quando una scarica elettrica lo ha colpito e non gli ha lasciato scampo. Sul posto è intervenuto il personale sanitario del 118, ma per Vincenzo non c’è stato nulla da fare. I sanitari hanno solo potuto constatarne il decesso. La tragedia ha scosso profondamente e in maniera indelebile la famiglia del trentatreenne, che lascia una moglie e una figlia piccola.
Dalle prime ricostruzioni, si è appreso che il giovane operaio era al lavoro su un’impalcatura, presso un’abitazione privata in via Campostino. A un certo punto, una scarica elettrica lo ha colpito e fatto precipitare al suolo. Sono stati chiamati i soccorsi, giunti il prima possibile, ma è stato tutto inutile: Vincenzo è rimasto folgorato. Sul luogo dell’incidente mortale sono arrivati anche i militari della locale stazione dei carabinieri, per cercare di ricostruire nei dettagli le dinamiche dell’accaduto e trovare, eventualmente, le giuste responsabilità. La prassi in avvenimenti del genere vuole che sulla salma del giovane sia fatta un’autopsia, così da avere un quadro chiaro ed estensivo sulle cause che hanno portato alla sua morte.
L’episodio non può non far tornare alla mente quanto successo qualche settimana fa a Recale, sempre in provincia di Caserta. Jeson Zara, che di mestiere faceva il giostraio, è rimasto anche lui folgorato da una scarica di corrente, mentre era alle prese insieme al padre con l’impianto elettrico che serviva per far funzionare l’autoscontro, una delle giostre più frequentate da bambini e adolescenti. All’improvviso una violenta scossa ha investito il giovane, in seguito crollato a terra privo di sensi. Immediato il trasporto al vicino ospedale di Marcianise, dove il ventitreenne è giunto in condizioni disperate, trasportato dai suoi stessi parenti. Inutili sono stati i tentativi di rianimarlo da parte dei sanitari del pronto soccorso. Zara è spirato subito dopo l’arrivo presso il nosocomio marcianisano.
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