Dopo le occupazioni di alcuni licei partenopei avvenute nei giorni scorsi e le manifestazioni che hanno visto protagonisti gli studenti delle scuole superiori di Napoli e della provincia, anche gli studenti delle università napoletane si mobilitano e chiedono di mettere al centro del dibattito pubblico il ritorno in sicurezza negli atenei. Per questo motivo, nella giornata di ieri, gli studenti appartenenti al collettivo Mensa occupata hanno deciso di occupare la facoltà di Lettere e filosofia dell’università Federico II di Napoli, cioè la storica sede di Porta di Massa nei pressi di corso Umberto I. Per gli studenti, infatti, il mondo accademico sarebbe completamente scomparso dalle priorità delle istituzioni, duramente criticate in quanto avrebbero pensato, in maniera illusoria, di risolvere i problemi degli atenei con la didattica a distanza, nascondendo dunque la polvere sotto al tappeto.
Nulla o poco, secondo gli studenti, sarebbe stato fatto in vista del rientro nelle aule programmato per il mese di marzo, al fine di garantire un ritorno in piena sicurezza di tutto il personale universitario. Gli studenti chiedono inoltre di poter scegliere e di prendere parte attivamente alle decisioni dell’ateneo federiciano, così da poter decidere assieme ai docenti quali siano le modalità di studio più adeguate alle esigenze del corpo studentesco. L’occupazione, iniziata nella giornata di ieri, è andata avanti anche oggi e ha riguardato, come detto, l’intera sede di via Porta di Massa: in queste ore è in corso l’assemblea per decidere le azioni e la campagna di mobilitazione da intraprendere nei giorni a venire.
Il direttore del dipartimento di Studi umanistici della Federico II, Andrea Mazzucchi, appena appresa la notizia dell’occupazione, ha disposto la messa in sicurezza degli uffici del personale e degli studi dei docenti e ha comunicato l’avvio dell’azione dimostrativa messa in atto dagli studenti al rettore Matteo Lorito, il quale ha provveduto a sua volta a informare tempestivamente il prefetto e il questore di Napoli per monitorare la situazione e valutare eventuali provvedimenti e interventi da intraprendere nelle prossime ore. Mazzucchi dal canto suo, pur ribadendo la non condivisione delle modalità adottate, ha avuto un colloquio con alcuni rappresentanti del mondo studentesco, affermando che è volontà esplicita dell’ateneo riprendere le attività in presenza in piena sicurezza, tutelando la salute di studenti, docenti e personale accademico.

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