Continuano gli strascichi negativi dei festeggiamenti dei tifosi napoletani per la vittoria nella finale di Coppa Italia contro la Juventus di ieri sera. Dopo i commenti da parte dell’Oms riguardo il comportamento definito “sciagurato” dei tifosi partenopei e i colpi di pistola esplosi a Frattamaggiore, arrivano anche da Napoli notizie di una notte di follia, con proiettili vaganti e furti che si sono fatti strada tra la gioia di chi voleva semplicemente celebrare la vittoria di un trofeo sportivo. In territorio napoletano si usa spesso l’espressione che gli abitanti di Partenope si debbano “sempre far riconoscere” e, malgrado la sorgente sportiva e gioiosa dei festeggiamenti, pare il caso di dire che il detto ha colto nel segno anche stavolta. Non c’è stata solo la palese violazione delle norme antiCovid, con tantissime persone ammassate senza mascherina, ma i comportamenti negativi sono andati anche oltre: quattro colpi di pistola sparati “per festeggiare”, in una grottesca e pericolosa imitazione di Yosemite Sam, il pistolero dai lunghi baffi nell’universo di Bugs Bunny.
Proprio quattro colpi di pistola sono stati sentiti nei vicoli adiacenti alla Stazione Centrale di Napoli, dove un uomo è stato ferito. In Vico Mattonelle, nella zona di via Carbonara, per la precisione, Vincenzo Vallo (come riferisce Il Mattino) si è accasciato a terra ed è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Pellegrini dai sanitari del 118. I medici, qui, hanno riscontrato che le pallottole lo avevano trafitto all’altezza del ginocchio e della gamba destra, tutte entrate e poi uscite. Le ferite da arma da fuoco, dai primi accertamenti medici, risultano guaribili in 30 giorni. Sono in corso le indagini della polizia di Stato per determinare l’esatta dinamica dell’accaduto. Intanto, gli agenti hanno rinvenuto sul posto del ferimento due bossoli sui quattro colpi di pistola sparati. Vincenzo Vallo, quarantacinquenne napoletano, è un collaboratore scolastico molto tifoso del Napoli, e attualmente è ancora ricoverato all’ospedale dei Pellegrini.
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