L’Unità di crisi regionale della Protezione civile in Campania ha pubblicato, come di consuetudine dall’inizio dell’esplosione dell’epidemia di Covid-19, il numero di casi risultati positivi al virus e la quantità di tamponi effettuati su tutto il territorio regionale. I dati sono stati trasmessi nel pomeriggio di oggi dalla pagina Facebook e sui canali istituzionali della Regione Campania. Rispetto ai giorni passati, durante i quali sono stati registrati dalle Asl campane zero casi di Coronavirus, il bollettino odierno ci parla di un solo caso positivo su un totale di 1.148 tamponi effettuati in giornata. I pazienti guariti dal virus sono diciassette mentre le morti sono pari allo zero già da diversi giorni. Dall’inizio dell’epidemia in Campania sono stati effettuati 259.655 test, di questi sono risultati positivi 4.615, con un tasso di incidenza pari all’1,7%. I guariti, dal mese di febbraio a oggi, sono 3.942 mentre i deceduti sono 431. Il tasso di mortalità dunque, per i malati di Covid-19, si attesta al 9,3%, mentre sul totale della popolazione campana alla quale sono stati effettuati i tamponi è prossimo allo 0,1%.
Si tratta di numeri incoraggianti, che dimostrano quanto i cittadini campani abbiano seguito in maniera corretta le misure di lockdown dall’inizio della pandemia, nonostante alcuni incidenti registrati con la “movida” fin dall’inizio dell’entrata in vigore della fase 2, ma che tuttavia, a distanza di settimane, non sembrano aver contribuito allo sviluppo di nuovi focolai. A destare invece la preoccupazione degli esperti sono stati gli assembramenti avvenuti nella giornata di ieri, soprattutto a Napoli e in provincia, in seguito ai festeggiamenti della vittoria ai rigori del Napoli sulla Juventus per 4 – 2 in occasione della finale di Coppa Italia. Nonostante la partita si fosse giocata a porte chiuse allo Stadio Olimpico di Roma, una marea di persone festeggianti ha invaso le strade del capoluogo partenopeo, violando gran parte delle misure anti-Covid previste. L’attenzione da parte delle autorità sanitarie sarà pertanto alta nelle prossime due settimane al fine di evitare l’esplosione di nuovi focolai.
Per quel che riguarda invece la situazione nel resto del Paese, i dati pubblicati nell’ultimo aggiornamento della Protezione civile nazionale parlano di un totale di 238.159 casi positivi registrati dall’inizio della pandemia, di questi sono deceduti 34.514 pazienti mentre la somma dei guariti e dei dimessi sale a 180.544 unità. Le persone attualmente positive, tra quelle ricoverate e messe in quarantena sono 32.101. I trend giornalieri restano stabili, c’è però da sottolineare che per la prima volta dal sette aprile, si è registrato un lieve aumento dei pazienti ricoverati in terapia intensiva unitamente al numeri di decessi. I tamponi risultati positivi oggi in tutta Italia sono 333, di questi 216 solamente in Lombardia, che registra ancora il triste primato nazionale con il 64,8% dei nuovi contagi da Covid-19. Delle 66 morti avvenute oggi a causa del virus, più della metà si registrano sempre nella regione lombarda, mentre sono dieci le regioni italiane che non registrano alcun decesso giornaliero. Sono quattro invece le regioni Covid free tra cui Valle d’Aosta, Umbria, Molise e Basilicata. Risultati, questi, che hanno portato l’immunologo Anthony Fauci a complimentarsi per le misure anti-Covid adottate dall’Italia. Lo scienziato americano, la cui famiglia è originaria della Campania, ha invitato però a non abbassare la guardia, a causa della possibilità concreta di una seconda ondata di contagi prevista entro il prossimo autunno. Grande timore c’è infine in Cina per l’esposione a Pechino di un grosso focolaio di Sars-Cov-2.
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