Nella giornata di ieri, presso la sala consiliare “Don Peppe Diana” del Comune di Orta di Atella, si è tenuta la bellissima iniziativa intitolata Poesie contro la mafia, che ha visto come protagonisti principali gli studenti e gli insegnati delle scuole medie ed elementari della cittadina atellana, impegnati in una giornata di sensibilizzazione e di commemorazione delle vittime innocenti della criminalità organizzata. L’evento, dall’importante significato simbolico oltre che dal grande spessore morale, è stato promosso e patrocinato dall’Assessorato alla Cultura e all’Istruzione del Comune atellano in collaborazione con il Comitato Don Peppe Diana e l’associazione Libera contro le mafie e ha visto la partecipazione attiva della scuola secondaria di primo grado Massimo Stanzione e del Circolo Didattico di Orta di Atella.
L’iniziativa, durante la quale gli studenti delle scuole, guidati e accompagnati dai loro insegnanti, hanno mostrato e illustrato nell’aula consiliare i loro progetti e lavori realizzati tra i banchi di scuola per ricordare le vittime delle mafie e per porre l’accento sull’importanza della diffusione della cultura della legalità, è nata per fondere la giornata dell’anniversario della morte del prete anticamorra Don Peppe Diana, avvenuta per mano della camorra nel marzo del 1994 e al quale è dedicata l’aula del consiglio comunale ortese, assieme alla Giornata mondiale della poesia, istituita dall’Unesco nel 1999. Per l’occasione gli studenti delle scuole hanno ricordato, riproducendo con parole, suoni, immagini e sensazioni, dieci storie straordinarie ed emozionanti di altrettante persone che hanno lottato contro la camorra e le mafie pagando un sacrificio enorme. La forza delle parole dei ragazzi si fa così dirompente, rappresentando un argine reale e materiale all’illegalità e al malaffare, e che denunciano con coraggio e senza esitazione le violenze e i soprusi della criminalità; parole che prendono forma grazie all’impegno della scuola e delle istituzioni affinché, proprio a partire dalle giovani generazioni, si possa costruire una società diversa, veramente libera, che rifiuti e ripudi ogni forma di potere illegale e criminale.