“La vertenza è aperta, aspettiamo fino al 30 gennaio, data fino a cui riteniamo congruo attendere, visto l’impegno assunto dal presidente della Regione di risolvere definitivamente il problema”. Le parole di Simmaco Perillo, presidente del consorzio Nco, al termine di un incontro con il governatore Vincenzo De Luca, sembrano mettere la parola fine, almeno per il momento, alla paventata chiusura della Nuova cucina organizzata.
Stasera, infatti, nel ristorante sociale del circuito Nco, con sede a Casal di Principe, doveva tenersi la cena di chiusura del locale a causa di un meccanismo di erogazione dei budget di salute che non consente alla Nuova cooperazione organizzata di proseguire tutte le proprie attività.
“Quella di stasera non sarà l’ultima cena della Nuova cucina organizzata. Dall’incontro di oggi – spiega la Cgil Campania che ha partecipato, con una propria delegazione, alla riunione con De Luca – è emersa la volontà di rispondere in tempi certi ai bisogni economici derivanti dai budget di salute, chiamando alle proprie responsabilità Comuni e Consorzi, rispetto ai mancati pagamenti nei confronti delle cooperative sociali”.
Si è aperto un dialogo attraverso cui si punta a trovare delle soluzioni. Che le condizioni siano favorevoli lo ha ammesso anche De Luca. “Abbiamo avuto un incontro molto positivo, che garantisce la continuità dell’esperienza del ristorante della Nuova cucina organizzata“, ha affermato all’agenzia Ansa il presidente Regione Campania, a margine della visita alla palestra di Gianni Maddaloni, nel quartiere napoletano di Scampia.
Dunque non ci sarà l’annunciata chiusura del ristorante di Casal di Principe perché, come ha spiegato De Luca, la Regione metterà a disposizione subito 700mila euro. Nel corso del vertice che si è tenuto a Palazzo “Santa Lucia”, De Luca ha ribadito che l’ente regionale ha stanziato quest’anno 25 milioni di euro in più, rispetto agli esercizi precedenti, per i budget di salute e che, per i mancati pagamenti, “la responsabilità è dei Comuni per quanto attiene ai piani sociali di zona”.
Tornando alle dichiarazioni della Cgil “la trattativa resta complessa per la valutazione di quelle cooperative che agiscono nel settore socio sanitario con effetti verificati e verificabili. La Regione Campania non vuole aprire un percorso che potrebbe agevolare chi vuole lucrare in questo settore per ottenere finanziamenti pubblici, riconoscendo l’efficienza e l’efficacia dell’attività svolta di Nco, per la quale si è dichiarata disponibile a consentire la continuità operativa con l’anticipo dei fondi necessari alla prosecuzione delle attività”.
Il sindacato rimane, dunque, ottimista, ma attento all’evolversi della situazione, in vista anche del prossimo incontro in programma. “Dal 16 gennaio si avvierà un tavolo tecnico che avrà il compito di rendere strutturali, con una specifica normativa, i pagamenti alle cooperative che operano in ambito socio-sanitario come avviene con quelle sanitarie. La Cgil Campania – conclude – è fiduciosa che questo percorso possa portare ad un nuovo modello nella gestione dei beni confiscati e continuerà a seguire da vicino la vertenza fino alla sua completa risoluzione”.
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