Dopo il via libera della Giunta, la Regione Campania ha stanziato oltre sei milioni di euro per il terzo settore. Nonostante il periodo di crisi relativo al Covid-19, infatti, palazzo Santa Lucia ha deciso di investire fortemente in questo settore per poter permetterne la ripresa. Si tratta di fondi destinati, attraverso un bando unico di importo pari a circa cinque milioni di euro, ad organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale per finanziare attività e interventi di sostegno in relazione ai nuovi bisogni emersi nella attuale fase post emergenziale del Covid19. Il bando, inoltre, introduce l’attribuzione di un punteggio premiale per il sostegno di progetti e iniziative verso le associazioni e le organizzazioni che dimostreranno di saper fare rete. Il restante milione, invece, è destinato al cofinanziamento di progetti e iniziative in graduatoria a seguito della pubblicazione dell’avviso pubblico del 29 luglio 2019, non sovvenzionati per esaurimento delle risorse. Questo provvedimento va ad aggiungersi al piano socio-economico, messo in atto qualche mese fa sempre dalla Regione Campania, con lo scopo di aiutare le attività commerciali e le fasce deboli.
Pienamente convinta di questo programma della Regione è l’assessore all’Istruzione, politiche sociali e giovanili Lucia Fortini, che afferma: “Siamo consapevoli che la questione sociale, anche e soprattutto in questa fase post emergenziale è prioritaria per la Campania e, dopo aver messo in campo misure di sostegno agli studenti e alle famiglie, alle fasce deboli, dai pensionati ai disabili, non potevamo lasciare sole le associazioni del terzo settore che non si sono fermate neanche durante l’emergenza sanitaria, erogando servizi alle persone in difficoltà: anziani, minori, persone con disabilità.” Inoltre, sempre Fortini aggiunge: “Servizi che sono essenziali per le famiglie, che garantiscono in quota parte il welfare del nostro Paese contribuendo alla tenuta sociale ed economica e che saranno indispensabili anche per quei “nuovi fragili” generati dall’epidemia Covid19.” Soprattuto durante e dopo la pandemia, quindi, è importante ricordarsi di quelle figure che, all’interno della società, si trovano in condizioni peggiori, sia a causa di difficoltà medico-sanitarie sia economiche.
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