Si sono finalmente concluse le operazioni di abbattimento della Vela A, la Vela verde simbolo di quella Scampia che, per un motivo o per un altro, riesce sempre a far parlare di sé. La demolizione, in realtà, fa parte di un più ampio programma, denominato Restart Scampia, un piano di riqualificazione del tessuto urbano del quartiere varato dal Comune di Napoli. Il progetto – che con il suo nome esprime l’intenzione di ricominciare da capo – prevede l’abbattimento di tre delle quattro vele superstiti e la riqualificazione della quarta, la Vela Celeste, che sarà destinata ad ospitare gli uffici della Città metropolitana, l’ex provincia di Napoli. D’ora in poi, si potrà continuare con l’attuazione del secondo stralcio di Restart Scampia: la Giunta, su proposta dell’assessore ai beni comuni e all’urbanistica Carmine Piscopo, ha approvato un atto di indirizzo finalizzato al suo completamento.
È prevista la realizzazione di un insediamento abitativo di natura temporanea sull’area un tempo occupata dalla Vela A, che permetterà di completare lo svuotamento dei singoli bracci della Vela B. I lavori di riqualificazione per quest’ultima, infatti, procederanno per parti. Questo approccio consentirà anche di indire la gara lavori per la rigenerazione della Vela Celeste, in una prima fase destinata ad abitazioni temporanee, mentre in una seconda assumerà, come accennato in precedenza, funzioni pubbliche collettive. La delibera di indirizzo approvata dalla Giunta dà mandato agli Uffici di predisporre – tenendo ben a mente la sinergia con il territorio e con il programma Restart Scampia – tutti gli atti necessari alla determinazione della gara internazionale di progettazione e riqualificazione dell’intero lotto M, del parco della socialità, delle strade di accesso, dei servizi urbani integrati e anche dell’edificio con la stazione della metropolitana.
“L’abbattimento della Vela A – commenta l’assessore Carmine Piscopo – ha segnato il punto di arrivo di un lungo processo portato avanti con la collettività e oggi diviene il punto di avvio di un percorso di trasformazione che ridarà luce a Scampia e che vedrà nuovamente impegnati cittadini, comitati, istituzioni e amministrazione”. Un progetto ambizioso ma consapevole dei benefici che potranno esserne ricavati. Al via, allora la fase due per una Scampia che sta letteralmente venendo abbattuta per essere ricostruita di nuovo, per poi ripartire.
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Alcuni dettagli dell’abbattimento della Vela A di Scampia