Un mix di farmaci, un farmaco solitamente usato per abbassare il colesterolo e un farmaco antiepilettico, potenzierebbe l’effetto della chemioterapia, andando a modificare la biologia del tumore, in pazienti affetti da adenocarcinoma metastatico del pancreas. Da un lavoro, condotto dall’Unità di Farmacologia Sperimentale all’istituto tumori Pascale di Napoli nasce l’intuizione, grazie alla straordinaria competenza e professionalità delle ricercatrici Elena Di Gennaro, Federica Iannelli, Serena Roca, Francesca Bruzzese e Alessandra Leone.
Lo studio clinico si chiama “Vespa” è coordinato dal direttore scientifico dell’Istituto dei tumori di Napoli, Alfredo Budillon e dal direttore dell’Unità di Oncologia Clinica e Sperimentale per i tumori addominali, Antonio Avallone, ed è stato finanziato dal progetto Europeo Remedi4all, che vede il Pascale partner con altri 23 Istituzioni con l’obiettivo di costruire una struttura permanente in Europa sul “riposizionamento” dei farmaci, l’utilizzo cioè di farmaci già approvati e utilizzati per scopi diversi rispetto alla loro indicazione originaria, una strategia sperimentata per molte malattie, con il vantaggio di poter risparmiare su costi e tempi nello sviluppo del farmaco.
“Lo studio Vespa– spiega Budillon – è stato concepito fin dall’inizio come “centrato sui pazienti” ed è stato disegnato e sviluppato in collaborazione con una delle principali organizzazioni europee di pazienti oncologici, la “Cancer Patient Europe” che avrà infatti un suo rappresentante nel comitato di direzione dello studio con la direttrice dell’organizzazione basata a Bruxelles, Antonella Cardone, che affiancherà me e Antonio Avallone e la statistica Diana Giannarelli del Policlinico Gemelli”. Frattanto ha ricevuto anche il finanziamento dal Ministero della Salute nell’ambito della Ricerca Finalizzata e si avvale di tre partner italiani e uno spagnolo :l’Istituto San Raffaele di Milano, l’Università di Verona, il Policlinico Gemelli di Roma e l’Istituto Raymon Y Cajal di Madrid.
